Gianmario Governato

Top Founder Senior

Quando stiamo male, proviamo a fare così : invece di investire tutte le energie nel cercare di mettere a posto le cose, di risolvere i cosiddetti "problemi", di fare scelte a tutti i costi, di programmare sempre la vita in ogni cosa, insomma quando c'è qualcosa che non va, proviamo a non ragionarci su, a non pensarci continuamente, proviamo a non parlarne con nessuno, socchiudiamo invece gli occhi e cerchiamo un' immagine, aspettiamo che si presenti un' immagine... Non si sa perchè nè come, ma dall'interno, dal profondo, capita che nasca un'azione limpida,, semplice e diretta, capace di rimettere a posto le cose, ma mai nel senso che ci aspettiamo noi, anzi, porta sempre verso scenari nuovi, non pensati, inaspettati... La soluzione, quella che ci fa bene, che ci appartiene in modo autentico, non viene dalla mente e dai pensieri, ma dipende da un altro campo energetico, è un altro piano dell'esistenza... Come diceva Jung, "dentro di noi c'è sempre un'altra persona che non conosciamo, uno straniero che può mostrarci la via"... Diamogli spazio, affidiamoci, proviamo a non mettere sempre in campo lo "sforzo" in ogni cosa , perchè le cose "vere", spontanee, avvengono senza sforzo, laddove la "mente", la ragione, ogni tanto si fanno da parte.

Gianmario Governato

Top Founder Senior

Oggi parliamo di mestruazioni ed in particolare di "amenorrea", cioè assenza di mestruo. Il femminile e i suoi misteri è racchiuso in quel sangue che puntualmente ogni mese si manifesta. Gli antichi ben conoscevano la presenza di quest'energia femminile e ritenevano nascesse dalle aree più antiche del cervello per diventare sangue nell'utero. Si tratta di uno degli esempi più classici di "somatizzazione": siamo nel campo dell'espressione del "femminile" e del sentirsi "donna". La ragazza che ne soffre sta vivendo un profondo conflitto con se stessa o con chi la circonda, conflitto spesso inconscio o volutamente non affrontato, ma sempre riferito alle tematiche dell'espressione del femminile. Il cervello fa una scelta di compromesso, forse la meno impegnativa e dispendiosa: l'ipotalamo accoglie la soluzione che il cervello sceglie e invia un messaggio all'ipofisi, quello di ridurre la produzione di ormoni per l'ovaio ai fini di sospendere il mestruo. Ecco che allora si configura psico- somaticamente questa "rimozione del femminile". Lo stesso tema si manifesta anche con problematiche sessuali quali vaginismo ed anorgasmia. Quando il mestruo, per diverse ragioni, ricompare, significa certamente un rinnovato contatto col proprio mondo femminile. Le situazioni più a rischio sono rappresentate da ragazze con disturbi alimentari (anoressia e bulimia ), da donne in carriera che sacrificano se stesse in funzione di una scalata sociale e lavorativa, da ragazze che esasperano l'aspetto mistico della vita, da ragazze o donne che hanno subìto forti traumi emotivi e da giovani cresciute in ambienti familiari rigidi e moralistici. Diventa utile recuperare il proprio femminile attraverso azioni simboliche , come ad es. la ricerca di un certo abbigliamento, l'occuparsi di sè con cure estetiche e vivere il previsto periodo mestruale come se ci fosse. Altrettanto utile l'utilizzo di rimedi naturali, fitoterapici ed omeopatici, che potete trovare sul sito www.sentiilbenessere.it. La pillola ? Se soltanto sapessimo i danni che fa alla nostra "anima", saremmo più cauti nell'usarla...Una mestruazione così poco autentica come quella imposta dalla pillola, è un'interferenza con il femminile e i suoi codici, che l'anima non accetta. Le donne sensibili e profonde, in contatto con la propria interiorità lo sanno e non si adattano all'uso della pillola. Accettare il mestruo significa non resistere alla potenza del femminile e accoglierlo con le sue leggi universali : già questo è guarire...

Gianmario Governato

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