Gianmario Governato

Top Founder Senior

Qualche riflessione sulla montagna...grande passione... "Così in alto....così in basso"...dicevano i grandi saggi della antica scienza alchemica che amavano sottolineare le corrispondenze analogiche tra l'alto e il basso, per dimostrare le stesse similitudini nel corpo : il mondo dell' "alto", dello spirito, del mentale, della testa, avrebbe sempre un corrispettivo nel mondo del "basso", della materia, dell'intestino, degli istinti... Come non pensare alla montagna, al rapporto simbolico che si crea frequentandola : "si sale per calarsi nelle proprie profondità", all'interno di se stessi, nel nostro mondo interiore..." Si scende dentro di sè per crescere all'esterno", per salire in cima...in alto... Fare alpinismo significherebbe dunque vivere la dimensione dell' "andare in alto" e al tempo stesso quella dello "scendere in sè". Ci sarebbe sempre una corrispondenza (che ne siamo consapevoli o no) tra la verticalità, l'ascensione ad una cima e la via dell'introspezione . La montagna diventa il luogo del silenzio, del mistero, della possibilità di stare con sè stessi, diventa il simbolo dell'esplorazione del mondo esterno e al tempo stesso del monto interno. Vorrei aggiungere a queste riflessioni un breve ma profondo "pensiero" di una mia paziente, grande appassionata di montagna : "Chiedimi perché vado in montagna Chiedimi perché, quando il resto mi sta stretto, l’unica via è il “sentiero” Chiedimelo... Perché in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili Lo devi conservare per arrivare in cima e il resto è silenzio o parole gentili Perché l’unico peso è lo zaino Non c’è peso per il cuore. Perché tutti, se lo desiderano, possono arrivare in vetta....solo un passo dopo l’altro. Perché incroci persone che trovano ancora un momento per salutarti. Perché non ci sono orpelli : ci sei tu e c’è il tuo corpo, che devi custodire e curare, se vuoi avere le forze. C’è il cielo con i suoi umori... Non si scherza con la pioggia, il vento, la neve o la notte. Devi fare molta attenzione e tornare a quello stadio primitivo in cui la natura e i suoi ritmi erano parte della tua vita, parte integrante del tuo quotidiano. Non puoi snobbare la natura in montagna, ti tira per la manica, ti chiede di osservarla, di rispettarla, di esserle presente, In montagna puoi e devi essere “presente” a te stesso, senza distrazioni, Forse è per questo che, sopra tante cime, telefonini e internet funzionano a singhiozzo... E' la natura che ti dice : “lascia stare, lascia andare il superfluo..stai con gli amici..stai con gli animali..stai con te..." Non ti serve altro..."

Gianmario Governato

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Una riflessione... Quando viviamo nell'aspettativa della tanto attesa "pensione" sognando una "vita tranquilla", quando ci sentiamo tranquilli perchè tutto sembra scorrere al meglio, ecco che all'improvviso capita l'inaspettato, qualcosa ridiscute tutto... Pensiamo erroneamente che il benessere e la buona salute dipendano dallo "stare tranquilli"... E' malato un mare in tempesta? Il benessere non ci è dato dalla ricerca della tranquillità, anzi, la nostra anima riconosce la tranquillità in qualcosa che ci inaridisce, in qualcosa che si spegne, in una creatività che non ha più spazio... E quando succede, ecco allora all'improvviso l'irrompere di forze sconosciute, a volte spaventose, pronte a "riportare vita" in un mondo interiore isterilito... Se l'anima avverte il pericolo di una vita tranquilla, ci induce a cambiare le regole del gioco : a volte si tratta di emozioni forti, non sempre piacevoli, a volte capitano, non a caso, situazioni che rimescolano le carte in tavola, a volte arrivano i "disturbi", i sintomi, le malattie...che mirano a resettare e a ridiscutere ciò che siamo diventati...

Gianmario Governato

Top Founder Senior

E se la "malattia" rappresentasse un conflitto tra l'Io e l’anima ? E se l'anima, attraverso il corpo, urlasse ciò che diversamente non riusciamo o non sappiamo esprimere ? Allora potremmo pensarla in questo modo : Il naso “cola” quando non piangi… Il mal di gola si fa sentire quando non riesci a comunicare il disagio... Lo stomaco "brucia" quando la rabbia non riesce ad uscire o quando ti costringi a mandare giù ciò che non ti piace... Il cuore “allenta” quando il senso della vita sembra finire... Il cuore batte veloce quando abbiamo ritmi insostenibili... Il cuore batte forte quando chiede di essere ascoltato... Il petto “stringe” quando l’orgoglio prende il sopravvento e ne siamo schiavi... Il diabete ci “invade” quando la solitudine fa male e la vita è vissuta come "amara"... Il corpo “ingrassa” quando l’insoddisfazione ci "stringe". Il mal di testa ci assale quando i pensieri "pesano" e dubbi aumentano. La pressione “sale” quando la ragione ci "costringe"... La febbre “scalda” quando le difese entrano in battaglia... Le ginocchia “dolgono” quando per orgoglio non ci si piega. L'ansia arriva quando siamo pieni di "pensieri inutili"... Il panico ci assale quando i nostri istinti e le nostre passioni sono soppresse... La depressione ci permea quando l'anima ci vuole rinnovare... La malattia non è il "male", ti avvisa soltanto ogni volta che stai sbagliando strada e non sei in sintonia con la "tua vera natura"...

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