Simone Nania
Founder Executive
Avere un’enciclopedia in casa. Fino ai primi anni 2000, il sapere universale aveva bisogno di scaffali robusti in grado di contenere i (numerosi) volumi di un’enciclopedia. Tutto ha cominciato a cambiare il 15 gennaio 2001 quando è nata Wikipedia, l’enciclopedia “libera” aperta ai contributi degli utenti, nata dalle ceneri di Nupedia (2000). In realtà già i CD rom avevano messo in crisi il modello enciclopedico tradizionale, ma da internet è arrivata la spallata decisiva, che nel 2013 ha portato addirittura alla chiusura in Germania dell'enciclopedia Brockhaus: un mito della cultura mittel-europea in 24 volumi, in piedi dal 1809. Ma c’è una buona notizia: resistono altri "miti" come l’Enciclopedia Britannica e la nostrana Treccani, che nella sua versione online evidenzia il limite di Wikipedia: quest'ultima, diffusa e democratica, risulta non sempre affidabile come si converrebbe a un’enciclopedia.
Simone Nania
Founder Executive
Cercare un numero sull’elenco telefonico. Il 21 febbraio 1878 veniva pubblicato il primo elenco telefonico negli Usa: conteneva 50 nomi e rispettivi numeri. Da allora e per più di un secolo, è stato un crescendo, fino a quando, con l'avvento di Internet, sono arrivate le versioni online delle pagine bianche (con i numeri di telefono delle abitazioni dei privati) e gialle (per le aziende). Tutto questo senza contare che con il boom dei cellulari l'uso del "telefono fisso" si è ridotto di parecchio. Oggi gli elenchi telefonici sono poco diffusi e hanno tirature risibili rispetto al passato. Se cerchiamo una persona, ormai, la prima scelta è Facebook, il più grande elenco (telefonico e non solo!) del mondo con oltre 2,2 miliardi di utenti al mondo (di cui 31 milioni in Italia).
Simone Nania
Founder Executive