Simone Nania

Founder Executive

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L’Atlanta peroni è un piccolo gasteropode (molluschi che nella maggior parte dei casi, come in questo, hanno una conchiglia) trasparente scoperto nel 2006: passa tutta la sua vita in mezzo ai banchi di plancton nelle profondità dei mari tropicali. La piccolissima conchiglia trasparente, con sfumature che vanno dal rosa al blu, ha un diametro di circa 8 mm e il mollusco che vive al suo interno si muove aprendo e chiudendo le "ali" come una farfalla.

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Rane trasparenti, calamari che sembrano di cristallo e invertebrati gelatinosi lunghi più di due metri: non sono creature uscite da un film dell'orrore, ma solo alcuni degli animali che hanno scelto la via evolutiva della trasparenza per rendersi invisibili (o quasi a nemici) e prede. Il suo nome scientifico è Hyalinobatrachium pellucidum, anche se quello comune, "rana di vetro" è sicuramente più azzeccato. E in effetti questo batrace sembra fatto di cristallo: è stata scoperta all’inizio di giugno 2009 in Ecuador, nei pressi della Cordigliera del Condor. La sua pelle traslucida consente di osservare nei dettagli gli organi interni. Tanto che qualche anno fa Masayuki Sumida, ricercatore dell’Institute for Amphibian Biology della Hiroshima University aveva creato una rana trasparente geneticamente modificata per osservare al suo interno lo sviluppo dei tumori. Ma fu duramente contestato dalla comunità scientifica internazionale.

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Conciliare famiglia e carriera non sembra un problema per Hanne Dahl, deputata danese. Sua figlia si è goduta la mamma sui banchi del Parlamento Europeo, mentre probabilmente si discuteva anche di questioni che la riguardano. In questi giorni è infatti al vaglio una nuova legge europea sulla maternità e sui problemi delle neomamme. Nei Paesi europei le lavoratrici sono in aumento e secondo le previsioni nel 2010 saranno il 60% della popolazione femminile adulta. In Italia siamo al di sotto della media con il 47% (dati Istat). Considerando anche che il 13% delle italiane lascia il lavoro per la maternità e dopo non riescono più a trovarne uno. Cosa che forse non succede alle donne inglesi, convinte che le mamme che lavorano siano un buon modello per i figli e che, nonostante la fatica e i sacrifici, sia importante mantenere l'impiego. Almeno questo è quello che emerge da un recente sondaggio online

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