Simone Nania
Founder Executive
Questa lampadina rischia di diventare un ricordo. Che cosa ha combinato? Ha centocinquantanni e ormai lavora poco e male. (Costa poco, però.) È stata la California la prima a decidere di ridurre l'uso di lampadine a incandescenza, seguita dall'Australia. Poi anche l'Irlanda ha sposato l'idea e, nel dicembre 2007, l'Italia si è unita al gruppo: la messa al bando diventerà (o "dovrebbe diventare"?) esecutiva nel 2011. Altre nazioni europee stanno progettando di prendere, a breve, la stessa strada. A decretare la fine della vecchia lampadina a incandescenza è il suo scarso rendimento: trasforma in luce solamente il 5% circa dell'energia. Un niente rispetto alle nuove, decantate lampade fluorescenti compatte, che vantano rendimenti del 25-40%. Col piccolo particolare che le fluorescenti compatte contengono mercurio e polveri fluorescenti (appunto): tutte sostanze tossiche da smaltire, prima o poi.
Simone Nania
Founder Executive
Drax (Yorkshire, UK) è la più grande centrale elettrica a carbone dell'Inghilterra: copre il 7% del fabbisogno del Paese, ma genera, ogni anno, circa 1,5 milioni di tonnellate di cenere e 22,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Mettere un freno alle emissioni globali di gas serra sembra una strada scientificamente praticabile, ma è una bella patata bollente per i politici! Rinnovare le centrali energetiche che emettono gas serra, o tassare selvaggiamente le emissioni, sicuramente ne abbasserebbe il livello. Molti paesi hanno "firmato" per adottare misure di questo genere, ma non tutti sono d'accordo. Gli Stati Uniti, in particolare, obiettano che questo porterebbe un danno non indifferente alla loro economia, mentre alcuni scienziati mettono in dubbio l'efficacia delle strategie di contenimento della CO2.
Simone Nania
Founder Executive