Simone Nania
Founder Executive
Un'eruzione a base di magma e lapilli è uno spettacolo affascinante. Purtroppo, circa la metà dei vulcani in attività ha eruzioni esplosive, con nubi ardenti e colate di fango. Anche l'Italia ha le sue soluzioni per quanto riguarda i rifiuti. Una delle più fantasiose è stata riportata alla ribalta dai recenti problemi campani: sfruttare il magma dei vulcani come enorme inceneritore ecologico. Un'idea che viene spesso riproposta, forse perché sembra molto semplice. Ma non è così. Nella camera magmatica superficiale si trovano rocce fuse, dicchi e filoni magmatici che non lasciano spazio ad altro materiale. Ma, anche se ci fosse il posto, la camera è collegata al cratere da condotti piuttosto stretti e sarebbe impossibile introdurre i rifiuti "contro" la pressione dai gas vulcanici. E se anche fosse tecnicamente possibile, la spazzatura verrebbe in parte vaporizzata, e in parte ci ricadrebbe sulla testa senza neppure regalare lo spettacolo di un'eruzione.
Simone Nania
Founder Executive
Finalmente liberi di dare della "spazzatura" all'arte senza paura di offendere nessuno! Anzi, gli artisti che hanno realizzato il drago-trash nel famoso Jardin des Plantes di Parigi ne sarebbero onorati, avendo creato la loro opera a partire da lattine, cartone, tappi e sacchetti di plastica, nell'ambito delle iniziative per la Giornata della Terra. Riciclare la spazzatura non è un'idea tanto nuova, ma ogni tanto qualcuno la elabora e ci tira fuori qualche cosa di originale. È il caso di un ingegnere dell'università di Leeds (UK), che ha realizzato un materiale da costruzione a partire dalla peggiore spazzatura (vetri rotti, ceneri derivate dagli inceneritori e scorie varie, pressate e aggregate grazie al bitume). Questi "bitubloks", come li ha chiamati, sembrano avere caratteristiche anche migliori dei classici mattoni, che non sono neppure di grande aiuto nello smaltimento dei rifiuti. Questo è un altro tassello importante nella visione del nostro futuro di spazzatura: abiti, confezioni per alimenti, carta, materassi, mobili e via dicendo, e presto anche case dove, mattoni a parte, avremo anche tanti sacchetti di spazzatura.
Simone Nania
Founder Executive