Simone Nania
Founder Executive
Liscia e immobile com’è sembra appena uscita dal museo delle cere. Invece questa rana sudamericana (Phyllomedusa sauvagaii) esposta al Museo di Storia Naturale di New York è viva e vegeta. Il suo strano aspetto è dovuto a una speciale secrezione grassa che riveste la sua pelle, mantenendola sempre ben idratata anche quando fa molto caldo. Una curiosità: questa ranocchia non salta come la maggior parte delle sue simili, ma cammina accovacciata con un passo che ricorda quello di alcuni primati. Per questo è spesso soprannominata "raganella scimmia".
Simone Nania
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Nonostante le sue ridotte dimensioni (circa 4 centimetri di lunghezza), questa rana (Dendrobates azureus) non passa certo inosservata: il blu elettrico della sua pelle l’ha resa così popolare, che gli appassionati di anfibi sono disposti a pagare anche 75 dollari per averne una. La sua particolare colorazione la rende ben visibile anche ai suoi possibili predatori. Una sfortuna? No, si tratta di una naturale forma di difesa: l’insolito pigmento ricorda agli altri animali che si tratta di una rana velenosissima e sembra che così riesca a dissualderli dal mangiarla. Ma per le Dendrobates la velenosità è un vizio di "famiglia" e hanno un modo particolare di procurarsi il veleno.
Simone Nania
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