Simone Nania
Founder Executive
Queste meduse hanno un nome poetico, si chiamano meduse quadrifoglio (Aurelia aurita), ma sono dei temibili “predatori” per il mondo marino. Si nutrono infatti di microrganismi come molluschi, crostacei, protozoi e diatomee acciuffandole con i tentacoli. Certe prelibatezze vengono infatti, intrappolate sulla superficie mucosa dei tentacoli e poi con una contrazione, sono portate direttamente alla "bocca", in realtà è una cavità gastrovascolare dove il cibo viene assorbito e digerito. Dalle analisi di alcuni enzimi i ricercatori si sono accorti che queste meduse hanno bisogno di una dieta molto varia, ricca di carboidrati e proteine.
Simone Nania
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Se da un lato il mimetismo delle mantidi serve come meccanismo di autodifesa, è anche vero che esso è usato come effetto sorpresa durante gli agguati alle proprie vittime. E’ il caso della mantide Phillocranya Paradoxa, il cui colore e aspetto le permettono di mimetizzarsi perfettamente facendola apparire come una pianta e permettendole di studiare la propria preda in tutta tranquillità, prima di portare a segno il colpo mortale.
Simone Nania
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