Roberto Galante

Founder Junior

GRATTACIELO GALLEGGIANTE AUTOALIMENTATO, PER RIPULIRE GLI OCEANI DALLE ISOLE DI SPAZZATURA.... Un grattacielo galleggiante in mezzo al mare per eliminare la grande macchia d’immondizia dell' Oceano Pacifico. L’idea è dello studente in architettura americano Honglin-Li che ha progettato una sorta di torre modulare dotata di diversi sistemi di riciclo e depurazione delle acque capace di smaltire tonnellate di plastica e rifiuti dal mare e contemporaneamente produrre l’energia necessaria ad autoalimentarsi. Il progetto, chiamato “FILTRATION skyscraper”, ha ricevuto la menzione d’onore nella competizione per i grattacieli più innovativi Evolo 2019: si compone di una torre portante posizionata al centro di una piattaforma galleggiante. Al nucleo centrale possono essere collegati in maniera modulare sistemi di trattamento delle acque, di smaltimenti dei rifiuti, di conversione degli scarti in energia termica ed elettrica (termovalorizzazione). Il grattacielo galleggiante pomperebbe l’acqua del mare indirizzandola verso i diversi sistemi di filtraggio per poi reimmetterla nell’oceano completamente depurata. La Grande macchia d’immondiazia del Pacifico è un enorme massa galleggiante di rifiuti che si sposta tra le coste del Nord America fino al Giappone trasportata dalle correnti : ricoprirebbe l’8,1% dell’intero Oceano Pacifico, un’area estesa due volte lo Stato del Texas e 3 volte la California. In alcuni punti, lo spessore dell’isola d’immondizia arriverebbe persino oltre i 30 metri. La macchia di rifiuti formatasi nel Pacifico, inoltre, non è l’unica: diversi studi hanno dimostrato la formazione di simili accumuli di rifiuti anche nell’Oceano Atlantico, in quello Indiano e persino in specchi d’acqua più piccoli e caratterizzati da correnti locali come quello il Mare del Nord, anche se di dimensioni più ridotte rispetto a quelli galleggianti nel Pacifico. La soluzione proposta da Honglin-Li, seppur avveniristica, potrebbe rappresentare un buon compromesso tra la necessità di ripulire il mare (in cui l’Agenzia europea per l’Ambiente stima che finiscano oltre 8 milioni di tonnellate di plastica ogni anno) e le difficoltà tecniche di raccolta dei rifiuti oltre a quelle relative all’approvvigionamento energetico di impianti in mare aperto.

Roberto Galante

Founder Junior

FOTOGRAFATO IL FERMIONE DI MAJORANA, NUOVO, GIGANTESCO, PASSO AVANTI PER LO SFRUTTAMENTO DELLA FISICA QUANTISTICA.... Nuove immagini del fermione di Majorana hanno convinto i fisici di poter compiere un passo in avanti verso lo sfruttamento di questi misteriosi oggetti per il calcolo quantistico. Questi strani oggetti, particelle che agiscono come proprie antiparticelle, hanno un vasto potenziale ancora non sfruttato di agire come qubit, i bit quantici che sono le unità di base delle informazioni in un computer quantistico. Sono equivalenti ai bit binari dei computer tradizionali ma, mentre i bit regolari possono rappresentare un 1 o uno 0, i qubit possono essere 1, 0 o entrambi contemporaneamente, uno stato noto come sovrapposizione quantistica. La sovrapposizione quantistica è in realtà piuttosto difficile da mantenere, anche se stiamo migliorando . È qui che entrano in gioco le quasiparticelle di Majorana. Queste sono eccitazioni nel comportamento collettivo degli elettroni che agiscono come fermioni di Majorana e hanno una serie di proprietà che li rendono candidati ideali per essere utilizzati come qubit. Normalmente, una particella e un’antiparticella si annichilano a vicenda, ma le quasiparticelle di Majorana intrecciate, prodotte dalla divisione di un elettrone in due metà, sono sorprendentemente stabili e, inoltre, ricordano come sono state spostate, una proprietà che potrebbe essere sfruttata per la memorizzazione di informazioni.

Roberto Galante

Founder Junior

PANCHINA RILEVATRICE DEI LIVELLI DI INQUINAMENTO.... Sedersi all’aperto e sapere in tempo reale se la qualità dell’aria del posto prescelto è buona o cattiva: con questa idea in mente, due minatori polacchi hanno realizzato il primo prototipo di panchina capace di analizzare istantaneamente i livelli d’inquinamento circostanti e di comunicarli in maniera semplice e intuitiva ai suoi utilizzatori. All’apparenza sembrerebbe una semplice panchina di design, in listelli di legno curvati per seguire la conformazione ergonomica della seduta, ma il dispositivo nasconde un cuore tecnologico: un filtro posto all’interno della panchina rileva i livelli d’inquinanti nell’aria che vengono comunicati all’esterno grazie a dei led luminosi. Se la panchina si colora di rosso significa che l’aria nei dintorni è altamente inquinata e non è consigliato sedersi a respirarla; illuminata di giallo indica livelli d’inquinamento ai limiti, per cui una seduta è consentita ma meglio se di breve durata; panchina verde significa aria pulita e la possibilità di trascorrere tutto il tempo che si vuole in pieno relax. Ma la panchina ideata dai due minatori fa molto di più: sempre al di sotto della seduta è installato un purificatore che può pulire fino a 860 metri cubi d’aria ogni ora, l’equivalente di quella contenuta in una stanza di 80 metri quadri.

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