Roberto Galante

Founder Junior

Il sughero come isolante termico Il sughero, un materiale sostenibile largamente utilizzato nell’edilizia come isolante termo–acustico, ha ottime caratteristiche di isolamento e traspirabilità. Vediamo perché vale la pena utilizzarlo di più. Il sughero senza collanti è un materiale completamente naturale e traspirante. Questo vuol dire che se applicato sulle partizioni perimetrali delle abitazioni, concorre ad un corretto isolamento pur permettendo all’involucro di respirare evitando la formazione di condense. Il sughero è un materiale isolante con un ridotto coefficiente di conducibilità e può essere applicato a cappotto interno o esterno oppure in intercapedine. Nei primi due casi viene incollato direttamente alla muratura e poi stuccato e rasato senza effettuare contropareti. I pannelli in sughero per la loro elevata densità possono essere montati a pavimento, sotto il massetto, per isolare termicamente solai confinanti con locali non riscaldati o per risanare pavimenti contro terra. I pannelli in sughero possono essere utilizzati per isolare coperture in cemento ed in legno dall’interno o dall’esterno, realizzando anche meravigliosi tetti ventilati. Se posto in opera correttamente, cioè incollato, rasato e pitturato con materiali altrettanto traspiranti, il sughero è un materiale che asciuga umidità e condensa. Molti non sanno che questa tipologia di isolante oltre ad essere biocompatibile ha anche un fattore di peggioramento pari a 0, è inattaccabile da insetti e roditori ed è imputrescibile, praticamente eterno.

Roberto Galante

Founder Junior

ORIGINE STORICA DEL SOLARE A CONCENTRAZIONE Era il terzo secolo a.C. e, per l'esattezza, correva l'anno 212, quando il matematico, fisico e inventore siracusano Archimede, ancor oggi considerato uno dei più grandi scienziati della storia, vi entrò a pieno diritto grazie all'invenzione degli specchi ustori. Il tiranno Gerone II gli aveva chiesto, infatti, di inventare una macchina bellica, in grado garantire la difesa di Siracusa dal potente esercito romano. La mente geniale di Archimede ideò i due specchi che, concentrando la luce del sole su un punto, erano in grado di incendiare a distanza qualsiasi nave nemica. L'invenzione di Archimede lo fece passare alla storia, ma non servì a salvare né lui né la sua città.

Roberto Galante

Founder Junior

Origine del solare termodinamico a concentrazione L’uso dell’energia solare viene fatto risalire al 212 a.C.. Siracusa, assediata via terra e via mare dalle truppe del Console Marcello, si difese strenuamente grazie agli straordinari macchinari che progettò Archimede. È proprio ad Archimede che si attribuisce l’invenzione degli specchi ustori, in grado di incendiare le navi nemiche romane, concentrando su di esse il calore del sole. La leggenda degli specchi ustori di Archimede ha così alimentato l’interesse di scienziati di tutte le epoche ad indagare su come concentrare e utilizzare il calore del sole.

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