Roberto Galante

Founder Junior

Integrare il fotovoltaico con l'architettura: è questo l'obiettivo di Invisible Solar, un "coppo fotovoltaico" rivoluzionario... Invisible Solar è un coppo fotovoltaico perfettamente integrabile con l’architettura dei centri storici o delle abitazioni. Il produttore è Dyaqua, azienda italiana che si occupa di illuminazione LED oltre che di fotovoltaico. Il primo prototipo del prodotto è stato realizzato nel 2010. Dal 2012 Dyaqua collabora con l’ENEA nelle operazioni di ottimizzazione e ingegnerizzazione del "Fotovoltaico Invisibile". Il modulo Invisible Solar è realizzato in un composto polimerico che permette di incrementare l’assorbimento dei fotoni. Al di sotto della copertura, trasparente ai raggi solari, si nascondono le celle fotovoltaiche in silicio monocristallino. invisible solar, fotovoltaico, architettura, integrazione, dyaqua, idee, tecnologia, fotocatalisi, sole, rinnovabile, innovazione, energia Rinnovabili Invisible Solar: il coppo solare made in Italy Integrare il fotovoltaico con l'architettura: è questo l'obiettivo di Invisible Solar, un coppo fotovoltaico davvero rivoluzionario... By Nica Conenna -27 Giugno 2017 Oggigiorno è sempre più importante puntare su tecnologie rinnovabili che si integrino nel paesaggio e nelle opere architettoniche esistenti. Elon Musk ci ha fatto sognare con il suo Solar Roof , ovviamente marchiato Tesla. Ma c’è davvero bisogno di andare negli Stati Uniti per trovare qualcosa del genere? In effetti no. Anche stavolta la tecnologia italiana ci stupisce, presentandoci Invisible Solar. Di che si tratta? Invisible Solar è un coppo fotovoltaico perfettamente integrabile con l’architettura dei centri storici o delle abitazioni. Il produttore è Dyaqua, azienda italiana che si occupa di illuminazione LED oltre che di fotovoltaico. Il primo prototipo del prodotto è stato realizzato nel 2010. Dal 2012 Dyaqua collabora con l’ENEA nelle operazioni di ottimizzazione e ingegnerizzazione del Fotovoltaico Invisibile. Il coppo fotovoltaico rivoluzionario invisible solar, fotovoltaico, architettura, integrazione, dyaqua, idee, tecnologia, fotocatalisi, sole, rinnovabile, innovazione, energia Il coppo fotovoltaico Invisible Solar dyaqua.it Il modulo Invisible Solar è realizzato in un composto polimerico che permette di incrementare l’assorbimento dei fotoni. Al di sotto della copertura, trasparente ai raggi solari, si nascondono le celle fotovoltaiche in silicio monocristallino. Il coppo Invisible Solar può essere sostituito ai coppi esistenti ed è molto semplice da installare. Il materiale impiegato garantisce ottimi livelli di resistenza agli sforzi ed ha un grado di protezione IP68. Ma vediamo un po’ di numeri. Il singolo elemento ha dimensioni 45×19 x13 cm e pesa 1,5 kg. Il valore di potenza di picco prodotta dal singolo coppo è pari a 4,5 Wp. Per produrre 1 kWp occorre coprire un’area di 15 mq con i coppi fotovoltaici, per un totale di 223 coppi. L’ efficienza del modulo è pari al 6,29 %, quella della cella è del 9,77%. Fonte: https://energycue.it/invisible-solar-coppo-solare-made-italy

Roberto Galante

Founder Junior

Mentre mezzo mondo brucia, in Cina nascerà la prima città foresta: il progetto è Made in Italy.... Per la prima volta in Cina e nel mondo, un insediamento urbano di nuova generazione. A Liuzhou partono infatti i lavori del Master Plan di Stefano Boeri Architetti per una città che combatte l’inquinamento atmosferico. La Città Foresta, commissionata dal Liuzhou Municipality Urban Planning, sarà terminata entro il 2020, ci saranno uffici, case, alberghi, ospedali, scuole, interamente ricoperti di alberi e piante. Una volta ultimata, la nuova città di 30.000 abitanti sarà in grado ogni anno di assorbire circa 10.000 tonnellate di CO2 e 57 tonnellate di polveri sottili e di produrre circa 900 tonnellate di ossigeno. Liuzhou Forest City sarà costruita a nord di Liuzhou, nella provincia meridionale e montuosa dello Guangxi, in un’area di circa 175 ettari lungo il fiume Liujiang. La nuova città verde, che sarà totalmente cablata, sarà collegata alla città di Liuzhou da una linea ferroviaria veloce, utilizzata da automobili a motore elettrico e sarà destinata ad ospitare zone residenziali di diversa natura e spazi commerciali e ricettivi, oltre a due scuole e un ospedale. Liuzhou Forest City disporrà di tutte le caratteristiche di un insediamento urbano pienamente autosufficiente dal punto di vista energetico, a partire dalla geotermia per il condizionamento degli interni e dall’uso diffuso dei pannelli solari sui tetti per la captazione delle energie rinnovabili. Ma la grande novità del progetto di Stefano Boeri Architetti è la presenza di piante e alberi su tutti gli edifici, di qualunque dimensione e destinazione siano. Nel complesso Liuzhou Forest City ospiterà 40.000 alberi e circa 1 milione di piante di più di 100 specie, spazi vitali per gli uccelli, gli insetti e i piccoli animali che abitano il territorio di Liuzhou. Fonte: https://www.ilmessaggero.it/societa/piaceri/cina_citta_foresta_made_in_italy-2523528.html

Roberto Galante

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L'Aeroporto "Leonardo da Vinci" è sempre più green: con il riutilizzo dell'acqua è tra i migliori aeroporti eco-friendly d'Europa L'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Fiumicino sempre più "green" strizza l'occhio all'ambiente, diventando una struttura eco-friendly all'avanguardia in Europa. Allo scalo romano si rispettano tutti i criteri di sostenibilità con la massima attenzione all’ambiente. L'hub internazionale della Capitale si conferma come vera e propria «best practice» a livello europeo in diversi settori fondamentali sul fronte ambientale, come la raccolta differenziata, la produzione di energia e, in particolare, il risparmio e il riuso dell’acqua. La realtà dello scalo di Fiumicino è caratterizzata dalla presenza di una rete duale che consente di gestire separatamente i consumi per i quali è necessario utilizzare acqua potabile da quelli per i quali è possibile servirsi di acqua industriale. Infatti, il Gruppo ADR è dotato, a Fiumicino, di un depuratore biologico per il trattamento delle acque reflue aeroportuali, che permette il riutilizzo delle acque depurate in applicazioni industriali, quali impianti termici e rete antincendio, nonché per la pulizia delle vasche e delle pompe di sollevamento. Il recupero di acqua giornaliero è pari a 3.400 metri cubi di acque reflue. L’acqua recuperata in un anno potrebbe riempire 500 piscine olimpioniche. Grazie all’impegno costante di ADR dal 2010 ad oggi i consumi di acqua potabile per passeggero/metro quadro si sono dimezzati. In questo scalo, l’acqua potabile viene fornita dal gestore pubblico (ACEA) e distribuita da ADR su tutto il sedime aeroportuale, con un consumo concentrato prevalentemente nelle aerostazioni. Fonte: https://www-ilmessaggero-it.cdn.ampproject.org

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