Roberto Galante

Founder Junior

VALVOLE INTELLIGENTI, DI REGOLAZIONE DEL FLUSSO IDRICO NEGLI ACQUEDOTTI, UTILIZZATI COME GENERATORI DI ENERGIA Sfruttare l’energia dissipata durante la regolazione dei flussi nelle condotte idriche per migliorare le stesse infrastrutture. Questo l’obiettivo alla base dell’invenzione di GreenValve, la valvola dell’acquedotto intelligente. Ideata dal Prof. Stefano Malavasi e brevettata dal Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano, GreenValve permette di recuperare l’energia persa abitualmente nel processo di regolazione. Si stima infatti che un impianto di distribuzione idrica in media dissipi 60-100 MWh/anno, dato equivalente al consumo annuale di 20-30 famiglie europee. Grazie ad rotore interno, la speciale valvola trasforma l’energia meccanica dissipata in elettricità che immagazzina in piccole batterie. Poiché l’energia prodotta è maggiore rispetto a quella che serve per la gestione della valvola stessa, è possibile usarla o per alimentare dispositivi di controllo o per immetterla direttamente in rete. Il primo prototipo industriale della valvola intelligente, realizzato dalla società Interapp, è stato installato su un acquedotto di Vestone, in provincia di Brescia, grazie all’accordo tra Politecnico di Milano, Interapp-Valcom e A2A Ciclo Idrico. Il progetto prevede di verificare sperimentalmente i benefici del recupero energetico ed esplorare funzionalità più evolute nella gestione della rete idrica. www.rinnovabili.it

Roberto Galante

Founder Junior

Vermi mangia plastica in grado di ridurre i rifiuti..... Un gruppo di ingegneri dell’Università di Standford, insieme a dei ricercatori cinesi, stanno conducendo delle ricerche sul fenomeno della digestione della plastica di alcuni vermi comuni che si nutrono di questo materiale, lo scopo sarebbe quello di ridurre i rifiuti. Purtroppo la plastica prodotta annualmente cresce sempre di più, tanto che il suo riciclo si sta rivelando non sufficiente. A peggiorare la situazione è l’impossibilità di biodegradazione di questo tipo di rifiuto che, una volta disperso nell’ambiente, non si biodegrada per almeno 1000 anni. Questo lungo processo provoca conseguenze disastrose sull’ambiente, sugli animali, e ovviamente, sulla salute dell’uomo. Nei laboratori di ricerca, sono stati effettuati esperimenti su circa 100 vermi che si sono alimentati con 37 grammi di polistirolo (praticamente il peso di una piccola pillola) al giorno, trasformando questo materiale in anidride carbonica, come sarebbe successo con qualsiasi altra fonte di cibo. Nelle 24 ore successive al “pasto”, le larve mangia plastica hanno espulso la maggior parte della plastica come frammenti biodegradabili, grazie ai microrganismi presenti nel loro apparato digerente, che sono in grado di smaltire il polietilene, per intenderci, la plastica usata per i sacchetti dei rifiuti. https://www-pianetadonne-blog.cdn.ampproject.org

Roberto Galante

Founder Junior

FOTOVOLTAICO DA SPIAGGIA.... Piccoli, flessibili e già predisposti con porte USB e prese di alimentazione per ricaricare dispositivi elettrici a bassa potenza come smartphone o tablet: Il gruppo di ricerca ‘NewPV’ dell’Istituto dei materiali per l’elettronica e il magnetismo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Imem) di Parma, ha sviluppato dei sistemi di alimentazione portatili basati sul fotovoltaico (PV) integrabili con lettini, ombrelloni e tende da sole o trasportabili sotto forma di piccoli pannelli per trasformare l’energia del sole direttamente in elettricità a zero emissioni. Leggerezza, flessibilità e portabilità sono le chiavi dell’innovazione: con una dimensione massima di 50x60cm quadrati e un peso minimo fino a 1 decimo quello dei pannelli tradizionali, un mini modulo capace di ricaricare 6 dispositivi contemporaneamente pesa al massimo 400 grammi. Le celle utilizzate sono flessibili e montate su supporti plastici o metallici che possono essere installati su superfici non perfettamente lisce o curve. Le ridotte dimensioni e il peso esiguo dei mini-moduli consentono un’istallazione veloce su qualsiasi superficie, anche verticale e non per forza rigida, senza il bisogno di utensili o di dispositivi di ancoraggio particolari. I mini-moduli sono interfacciati con un’unità operativa che gestisce la potenza in tempo reale: a seconda dei dispositivi da caricare e dell’irraggiamento solare, l’unità operativa elabora la migliore strategia per una ricarica veloce dei dispositivi. All’interno dell’unità operativa (che occupa uno spazio massimo di 15x15x6 cm cubici e ha un peso massimo di 900 grammi) sono installati dei dispositivi di storage che tamponano eventuali abbassamenti periodici di potenza (ad esempio in caso di annuvolamento) e allungano l’autonomia del sistema fino a 6 ore in assenza di luce solare.

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