Non attaccamento o indifferenza nella terza età?

Oggi voglio condividere con voi un pensiero che spesso si fa strada nella mente di molti di noi: la sottile linea tra indifferenza e non attaccamento. Spesso ci chiediamo se stiamo diventando cinici, distanti dagli alti e bassi della vita, oppure se stiamo abbracciando la saggezza del non attaccamento insegnata da diverse filosofie spirituali.

La risposta, in realtà, è più semplice di quanto possa sembrare. L'indifferenza, contrariamente a quanto si possa pensare, non è la strada verso una vita serena. Porta con sé demotivazione, tristezza e infelicità. D'altra parte, il non attaccamento è il vero sentiero verso la motivazione, la gioia e la felicità.

Parlando di felicità, vale la pena ricordare l'etimologia latina della parola "felix", che significa fertile e fecondo. Quando abbracciamo il non attaccamento, ci immergiamo nel silenzio che va oltre l'ego, permettendoci di vedere la magnificenza della manifestazione e di gioire per farne parte e comprenderla appieno.

Importante è sottolineare che il non attaccamento non è sinonimo di distacco o indifferenza. È, piuttosto, il riconoscimento che tutto ciò che accade ha una ragione, e che ogni cosa è perfetta così com'è. È un invito a guardare oltre le apparenze e a comprendere il significato profondo di ogni esperienza.

Soprattutto coloro che varcano la soglia della seconda metà della vita, dopo i 50 o 60 anni, hanno un'opportunità straordinaria di abbracciare il non attaccamento. La natura stessa della vita ci costringe a lasciar andare: capelli che si perdono, pelle che si fa rugosa, vigore sessuale che si assopisce, amici e parenti che si devono lasciar andare. In questo processo di rilascio, di lasciare andare, si trova la saggezza.

Osservare in silenzio diventa saggezza. Rendiamo il silenzio la nostra forza, un rifugio interiore da cui possiamo affrontare la vita con consapevolezza e serenità.

Vi auguro a tutti una lunga e prospera "Longebility", fondata sulla saggezza del non attaccamento.

Per approfondire questo argomento potrebbe essere interessante ascoltare la mia intervista a Nicoletta Cinotti che ci ha parlato di Mindfulness. Trovi l’intervista al seguente link: https://youtu.be/lWys6x-AW08

Sono entusiasta di condividere con voi un'intervista straordinaria con Giuseppe (Bepi) Magrin, Ufficiale superiore degli Alpini e figura iconica nel mondo della montagna. 

Chi è Giuseppe (Bepi) Magrin?

Bepi Magrin è un ex paracadutista, guida militare, e consigliere nazionale del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna). 

La sua vita è stata un mix di avventure alpinistiche e impegno storico, premiato sia nell'alpinismo che nella letteratura.

Tema Principale: La montagna come filo conduttoreL'intervista esplora il legame profondo di Bepi con la montagna e come questo sia stato un filo conduttore per una vita di successo. 

Abbiamo affrontato domande intriganti sulla resistenza, resilienza, e caparbietà che la montagna richiede, e come questi attributi possano essere applicati anche nell'affrontare la vecchiaia.

Non perdete l'intervista completa sul canale YouTube Longebility per scoprire i segreti di una vita di successo attraverso gli occhi di Bepi Magrin! Link dell’intervista:

  https://youtu.be/N7e734calyk https://youtu.be/N7e734calyk?si=c_Zk8u3D5sbZSdcI

Viaggio nel rapporto equilibrato con la tecnologia nella Seconda Metà della Vita!

Con grande piacere condivido con voi l’intervista esclusiva con Alessio Carciofi, un rinomato professore universitario e consulente di marketing digitale, pioniere del Digital Detox in Italia!

👉 Link all'intervista https://youtu.be/8cOJiHxMwog

Chi è Alessio Carciofi?

Dal 2009, Alessio è stato una figura chiave nel mondo dell'istruzione e del marketing digitale, distinguendosi come relatore e esperto riconosciuto. Nel 2015, ha fondato la prima realtà italiana dedicata al Digital Detox, promuovendo percorsi formativi e strategie di work-life balance aziendale. La sua visione si basa sul Marketing del Cuore, con l'obiettivo di mettere al centro i bisogni delle persone.

Ecco qui di seguito alcune domande che ho proposto a Prof. Alessio Carciofi:

1. Come sei diventato esperto di digitale, metaverso, AI, cripto valute e altro?

2. La tecnologia non è né buona né cattiva, ma come sta trasformando il nostro stile di vita?

3. L'intelligenza artificiale può contribuire a mantenere gli anziani mentalmente attivi e intelligenti?

4. Quali sono i rischi dell'uso eccessivo delle tecnologie, soprattutto per gli anziani?

5. Quali sono gli effetti psicologici e sociali della dipendenza tecnologica?

6. Come la dipendenza tecnologica influisce sulla salute mentale degli anziani?

7. Quali segnali riconoscere per individuare una dipendenza tecnologica negli anziani?

8. L'isolamento sociale può peggiorare a causa dell'incapacità di utilizzare nuove tecnologie?

9. Possiamo prevedere che gli anziani soli diventino vittime di dipendenza tecnologica in futuro?

10. Strategie efficaci per prevenire o trattare la dipendenza tecnologica negli anziani?

12.Rischi per la sicurezza fisica legati all'uso smodato delle tecnologie negli anziani?

13. Impatto della dipendenza tecnologica sulla qualità del sonno degli anziani?

Le risposte di Alessio Carciofi aprono un mondo di consapevolezza, offrendo non solo un'analisi approfondita dei rischi, ma anche soluzioni pratiche e una prospettiva positiva per un invecchiamento con un approccio al digitale sano e appagante.

Non perdete l'opportunità di scoprire queste gemme di saggezza!

Dirigetevi al nostro canale YouTube e immergetevi nell'universo della longevità digitale.

Vi rammento la possibilità di accedere alla Coaching Longebility “FELICITA’ SENZA ETA’. Per maggiori informazioni vi invito ad andare alla pagina https://www.longebility.com/coaching/

Buona longebility.