Ciofeca 🤮
La parola "ciofeca" è di origine napoletana ma è ormai alquanto diffusa in molte regioni italiane, indica "una schifezza". Solitamente viene usata per descrivere "qualcosa" riuscita male ma può anche riferirsi ad una persona. Originariamente serviva per definire un pessimo caffé proprio perché è la bevanda "sacra" per eccellenza nel partenopeo, ovvero del luogo di origine del termine. Infatti la "ritroviamo" nei film del celebre attore napoletano Totò e nella commedia teatrale del grande Eduardo De Filippo. Letteralmente la ciofeca è la parte inferiore del carciofo che usata come decotto ha un sapore decisamente sgradevole. Probabilmente questa è la relazione per la quale gli attori napoletani l'hanno adoperata per descrivere un disgustoso caffè.
(Fonte Almanacco)
MOMENTO CURIOSITÀ - ACCADDE OGGI 🐻
1926 - Esordio di Winnie the pooh (94 anni fa): Un orsacchiotto che alla tradizionale golosità per il miele dei suoi simili unisce una particolare predilezione per la poesia. È il protagonista di Winnie the pooh (noto anche nella variante “Winnie puh”), romanzo per ragazzi di Alan Alezander Milne, che raccoglie in questo libro una serie di racconti scritti in precedenza e con protagonista il simpatico personaggio.
Fonte d'ispirazione per lo scrittore britannico, e per il disegnatore Ernest Howard Shepard, sono i pupazzi preferiti del figlio Cristopher, in particolare un orsacchiotto di pezza che inizialmente aveva chiamato Edward, per poi cambiarlo in "Winnie", nome ispirato a un cucciolo di orso ospitato allo zoo di Londra e molto amato dai bambini per il suo carattere giocherellone.
Lo stesso Milne aveva iniziato a raccontare al figlio fiabe che avevano come protagonista Winnie, poi trasposte nei suoi racconti. Il nome pooh è legato a un cigno, di cui Cristopher era rimasto affascinato e le cui movenze rivivono nell'orso, a detta dell'autore, nella posizione delle braccia rigide, sospese in aria.
Gli amici di Winnie che compaiono nel tempo sono anch'essi proiezioni di pupazzi del figlio: Ih-Oh l'asinello, Pimpi il maialino, Tigro la tigre saltellante, la mamma-canguro Kanga e il suo piccolo "Ro". Personaggi completamente immaginari sono invece il coniglio "Tappo" e il gufo "Uffa".
Lo strepitoso successo di vendite del libro d’esordio (tradotto in 25 lingue) spinge Milne a pubblicarne un secondo, due anni dopo, con il titolo La strada di puh. Alla sua morte i diritti saranno acquistati dalla Walt Disney, che vedrà Winnie diventare uno dei suoi personaggi di maggior successo, riadattandolo nella grafica e nei contenuti.
Numerosi lungometraggi, serie animate, giocattoli e gadget faranno di lui un brand vincente.
(Fonte Almanacco)
Ogni giorno dovremmo ascoltare una piccola melodia, leggere una bella poesia, vedere una pittura squisita e se possibile dire delle parole sensibili
Goethe