6 novembre 1981. Viene pubblicato il secondo album dei Sound, “From The Lions Mouth”. L’immagine utilizzata per la copertina è un dipinto di Briton Rivière dal titolo “Daniele nella Fossa dei Leoni”, del 1872, ed esprime perfettamente in forma di metafora visiva il contenuto dei testi. Uno di quei dischi che ti incidono profondamente nell'anima e che ti lasciano un segno indelebile. Capolavoro.
https://www.youtube.com/watch?v=qO-qGVs3Bew
CONGIUNTI
Il termine “congiunti” è entrato nel nostro vocabolario a partire da maggio scorso, alla fine del lockdown, ma un ripasso non fa mai male. La definizione di “congiunto” è certamente insolita e poco usata, per questo il Ministero dell’Interno ha chiarito chi ne fa parte e chi, invece, ne è escluso. Precisamente i congiunti sono:
i coniugi
i partner conviventi
i partner delle unioni civili
le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo
i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro)
gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)
Nell’elenco mancano gli amici, i quali ai fini legali non possono mai essere considerati congiunti, a prescindere dalla durata e dalla solidità del legame di amicizia.
Chi sono i congiunti: finalmente la risposta
Non è semplice fornire la definizione esatta di “congiunto”, questo termine, infatti, ha sfumature di significato diverse in base che si tratti di diritto civile o penale e per la sua ambiguità è poco usato nel linguaggio di tutti i giorni.
Ci affidiamo, allora, alla definizione resa dal Ministero dell’Interno:
“Alla luce di questi riferimenti, deve ritenersi che i “congiunti” cui fa riferimento il DPCM 26 aprile ricomprendano: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).”
Congiunti, amici e parenti non conviventi: quando serve la mascherina?
Tra conviventi - che sia il partner, i membri del nucleo familiare o i coinquilini - non serve rispettare le misure di prevenzione e protezione dal Covid, ovvero il distanziamento sociale e l’obbligo della mascherina, nè a casa, nè in macchina nè sui mezzi pubblici (i conviventi possono sedersi vicino anche dove c’è l’obbligo di distanziamento).
Tuttavia, considerando il preoccupante aumento dei positivi, il Governo ha deciso di introdurre una stretta ulteriore: la mascherina è raccomandata anche in casa se si ricevono amici e parenti estranei al nucleo familiare convivente. Ciò perché è statisticamente provato che le occasioni di contagio più frequenti sono proprio all’interno dello stesso gruppo di amici o della famiglia allargata.
Mentre all’esterno la mascherina è obbligatoria a tutte le ore, in casa non vi è un vero e proprio obbligo una raccomandazione: significa che chi non la indossa (anche se dovrebbe) non rischia la multa da 400 a 1.000 euro.
La mascherina serve tra congiunti?
In conclusione, se le categorie di persone comprese tra i congiunti non sono conviventi (ad esempio nonni, zii e cugini) la mascherina in casa è sempre raccomandata, soprattutto se anziani e immunodepressi. All’esterno, invece, non ci sono eccezioni: i presidi di protezione delle vie respiratorie sono sempre obbligatori.
(Fonte https://www.money.it/?page=amp&id_article=89478)
"Chiunque smetta di imparare è vecchio, che abbia 20 o 80 anni. Chiunque continua ad imparare resta giovane. La più grande cosa nella vita è mantenere la propria mente giovane."
Henry Ford