Il tribunale monocratico di Roma ha condannato i quattro appartenenti alla famiglia Casamonica che l’8 maggio del 2018 aggredirono il giornalista Nello Trocchia, l’operatore della Rai Giacomo De Buono e Micaela Farrocco de La7. Nei confronti degli imputati i pm di piazzale Clodio contestavano violenza privata e la resistenza a pubblico ufficiale. Il Sindacato unitario giornalisti della Campania (Sugc) si è costituito parte civile nel procedimento garantendo la tutela legale del giornalista, rappresentato in giudizio dall’avvocato Giancarlo Visone. Il tribunale ha disposto anche un risarcimento e una provvisionale immediatamente esecutiva in favore del sindacato. “Questa sentenza rappresenta un segnale importante per la tutela della libertà di informare – afferma il segretario del Sugc, Claudio Silvestri –. I dati forniti dal Viminale sulle minacce ai cronisti sono molto preoccupanti. Sono anni che chiediamo di intervenire a livello legislativo, prevedendo di inserire nel nostro ordinamento una aggravante per chi minaccia o aggredisce un giornalista per metterlo a tacere”.
La Libia ridurrà del 25% le esportazioni di gas all’Eni. La notizia è stata rivelata martedì dal governo illegittimo con sede a Tripoli – riconosciuto dall’Italia – che ha dichiarato di aver bisogno del gas per il consumo della popolazione locale. Lo riporta Lybia Herald.
L’attuale crisi della fornitura di energia elettrica in Libia richiede un nuovo piano nazionale.
E’ noto come la produzione e le esportazioni di petrolio siano state bloccate dalla Libia orientale dall’aprile di quest’anno. Ciò è in segno di protesta contro il fatto che Abd Alhamid Aldabaiba non ha rinunciato al potere dopo che il parlamento con sede a Tobruk (Camera dei rappresentanti – HoR) lo abbia destituito e incaricato Fathi Bashagha di formare un nuovo governo.
La carenza di forniture di gas alle centrali elettriche ha portato a forti interruzioni di corrente e violente manifestazioni.
La distruzione della Libia, principale alleato italiano nel Mediterraneo, e il conflitto in Ucraina originato dall’avanzata della Nato ai confini della Russia dimostrano in modo inequivocabile come l’Alleanza Atlantica sia la minaccia più grande agli interessi strategici italiani.
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L’ex premier giapponese Shinzo Abe è in uno stato di arresto cardiaco e insufficienza polmonare a seguito di un attacco subito nella giornata di oggi ha detto l’agenzia di stampa Kyodo. La morte clinica viene spesso definita “cessazione della respirazione e dell’attività cardiovascolare” in Giappone, dove una persona può essere ufficialmente dichiarata morta solo da un medico appositamente autorizzato.
L’ex primo ministro giapponese Shinzo Abe è stato ferito durante un discorso pubblico nella città di Nara. Almeno due colpi consecutivi sono stati sparati da quella che sembra un “arma da fuoco artigianale” mentre si rivolgeva alla folla, ha riferito la televisione NHK. L’ex premier è stato portato d’urgenza in ospedale, sanguinante e privo di sensi, ha detto un portavoce del Partito Democratico Lilberal del Giappone. Il presunto aggressore è stato catturato, ha detto NHK. A quanto pare ha agito da solo.