Proseguono le proteste che negli ultimi giorni stanno attraversando gli Stati Uniti, a seguito dell'ultima sentenza della Corte Suprema che ha annullato il diritto all'aborto.
A New York, Chicago, San Francisco, Seattle e Denver, i dimostranti pro-aborto si sono uniti ai Gay Pride già in programma.
Anche la comunità Lgbt+ è in allerta dopo la sentenza della massima corte perché teme per i diritti conquistati negli anni.
Soprattutto dopo che uno dei saggi, l'ultraconservatore Clarence Thomas, il giorno della sentenza ha anche argomentato che dovrebbero essere riconsiderate "passate decisioni in materia di accesso alla contraccezione, relazioni intime tra persone dello stesso sesso e nozze gay".
Alcuni arresti di manifestanti si sono registrati a New York e a Eugene (Oregon). A Washington sono due i fermati tra le centinaia di persone che hanno protestato davanti alla sede della Corte.
A Portland, in Oregon, una protesta pro-aborto è sfociata in violenza nella notte. Un gruppo di circa 100 manifestanti ha spaccato alcune vetrine e ricoperto di graffiti le auto parcheggiate e le mura di alcuni palazzi."Morte alla Corte Suprema", si leggeva in una delle scritte, secondo quanto riportato dai media americani. Il gruppo si è poi disperso. E' stata la seconda notte di violenze nella città .
Intanto crolla la fiducia degli americani nella Corte Suprema. Secondo un sondaggio della Gallup citato dai media Usa, solo il 25% ha fiducia nell'istituzione contro il 36% di un anno fa.Il precedente minimo storici di fiducia nella Corte Suprema era stato del 30% nel 2014, anno in cui la fiducia nelle principali istituzioni statunitensi in generale ha toccato il fondo, con una media del 31%. Negli ultimi 16 anni in generale il sostegno degli americani al massimo tribunale è crollato: tra il 1973 e il 2006 la media era del 47%.
Accanto all'aborto, si profila una stretta anche sulla cosiddetta pillola del giorno dopo. La governatrice repubblicana del South Dakota ha annunciato che proibirà gli appuntamenti di telemedicina al fine di impedire alle donne di ottenere pillole abortive con la prescrizione online e riceverle per posta.
Il costo di produzione dei veicoli elettrici è aumentato vertiginosamente negli ultimi due anni, con il prezzo delle materie prime necessarie per costruire le auto che è più che raddoppiato dall’inizio della pandemia. Lo riferisce CNBC citando una ricerca della società di consulenza AlixPartners.Il costo medio delle materie prime, inclusi cobalto, nichel e litio necessari per produrre batterie per veicoli elettrici, è stato di circa $ 8.255 per veicolo a maggio, ha riferito l’outlet, citando la ricerca di AlixPartners. Tale costo rappresenta un aumento di oltre il 140% rispetto ai 3.381 dollari di materie prime che è costato produrre un’auto elettrica nel marzo 2020.Gli elevati costi delle materie prime derivano dalle continue interruzioni della catena di approvvigionamento nel settore dei veicoli elettrici. L’escalation militare in Ucraina ha contribuito a spingere i prezzi ancora più in alto, dato che la Russia è un esportatore chiave di alcuni dei metalli utilizzati nella produzione delle celle delle batterie.Molti produttori di veicoli elettrici stanno aumentando il prezzo delle loro auto, in parte a causa dell’aumento del costo delle materie prime. Tesla ha previsto aumenti dei prezzi su tutti i modelli, con il costo di una Model X in aumento fino a $ 6.000, secondo quanto riportato in precedenza da Bea Nolan di Insider.
Il gigante delle auto elettriche ha anche faticato con la fornitura di chip per computer a causa dei continui problemi della catena di approvvigionamento e dei licenziamenti del personale.Anche Ford e la startup di veicoli elettrici Rivian hanno aumentato il costo dei loro veicoli. Ford in precedenza aveva affermato che l’aumento del costo delle materie prime aveva ostacolato in modo redditizio, secondo quanto riferito da diversi punti vendita. AlixPartners ha previsto che i costi elevati avrebbero causato un ritardo nel lancio di nuovi prodotti, ma non avrebbero influenzato il numero crescente di veicoli elettrici sul mercato, ha riferito la CNBC.L’interesse per le auto elettriche è aumentato a causa dei prezzi elevati del gas, ma l’aumento del costo delle opzioni elettriche sta mettendo i veicoli fuori dalla portata di molti consumatori ordinari. Secondo il sito di acquisto di auto Edmunds, il prezzo medio pagato per un nuovo veicolo elettrico ha raggiunto $ 60.054 a febbraio. Quel prezzo è salito a $ 60.984 a maggio, ha riferito Bloomberg, citando Edmunds.
Secondo il Sole24Ore nella riunione dei paesi Brics (Cina, Russia, Brasile, India e Sud Africa) tenutasi ieri, si sarebbe deciso di spingere verso una moneta comune per gli scambi internazionali. Faccio presente, non significa che vogliono fare una unione monetaria come il nostro euro, ma una unità di conto (come l’Ecu, per chi si ricorda) fatta di un paniere di monete pesato per il Pil dei singoli paesi da utilizzare negli scambi internazionali tra i paesi Brics e tutti gli altri che vorranno utilizzarla.
Inutile dire che è una vera e propria dichiarazione di guerra all'occidente e all’architettura monetaria dominante fino ad ora e fondata sul dollaro. L’eventuale nascita di questa unità di conto e il conseguente abbandono del dollaro comporterebbe lo sgretolamento del Dollaro (e dell’Euro) e l’impoverimento sostanziale e irrecuperabile dei paesi occidentali. Dico questo anche in considerazione del fatto che i russi proprietari del più ricco scrigno di materie prime esistente sulla terra (la Siberia) non considerano più l’Europa e gli USA come prima scelta nel commercio delle materie prime strategiche ma i paesi Brics. Ciò sarà la pietra tombale sul dominio occidentale, ma fa aumentare il rischio di guerra (in qualche modo l’occidente dovrà reagire).Bel casino hanno fatto i nostri governanti sconsiderati.