Cosa rappresenta l'acronimo BRICS
BRICS è un acronimo, utilizzato in economia internazionale, che individua cinque paesi (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) accomunati da alcune caratteristiche.
Le caratteristiche accomunano questi paesi sono la condizione di economie in via di sviluppo, una popolazione numerosa, abbianti a un vasto territorio da gestire, dotato di irisorse naturali strategiche.
Soprattutto le risosrse naturali sono state decisive negli ultimi anni, conducendo i BRICS ad una forte crescita del PIL, alla quale consegue un incremento della rilevanza degli scambi commerciali a livello internazionale.
I paesi del BRICS comprendono oggi oltre il 42% della popolazione mondiale, il 25% della totale estensione della Terra, il 20% del PIL mondiale, e circa il 16% del commercio internazionale.
Il primo incontro informale tra i quattro paesi, promosso dal ministro degli esteri russo Lavrov, è avvenuto, a livello di ministri degli esteri, nel settembre 2006 (New York).
Il primo incontro, a livello di Capi di Stato e di governo dei paesi BRICS, si è invece svolto a Toyako (Giappone) il 9 luglio 2008, a margine del G8.
Attualmente gli Stati si incontrano periodicamente e proprio nelle ultime settimane, Argentina e Iran hanno presentato formale domanda di adesione al club dei Paesi Brics. Il BRICSIA, alla luce dei nuovi ingressi, rappresenterebbe così il 43% della popolazione mondiale e il 25% del Pil. Insomma, una potenza economica che il mondo può permettersi di snobbare unicamente a suo rischio e pericolo.
Una buona parte dei “non ricchi” in Campania, risiedono vicino a discariche, campi rom, e roghi tossici.
Per spiegare le mappature delle città quali Caserta e Napoli, ma soprattutto della loro periferia e provincia, e del loro ambiente antropizzato, non dovremmo scomodare neanche il Teorema di Christaller. Ma in diversi approcci alla materia, per chi non è pratico di geografia economica e le sue molteplici diramazioni, sembrerebbe che le costanti e fattori preponderanti, siano sempre gli stessi. Le teorie di riferimento legate alla localizzazione di gerarchie urbane, nella loro logica deduttiva, funzionale ed assolutamente non casuale, non fanno rivisitare quegli studi di metà Novecento, ma evidenziano nuove realtà.
Nell’interpretazione dei sistemi urbani, la presenza di campi rom, di discariche o strutture legate al trattamento di rifiuti, legali e illegali, roghi tossici recensiti e mappati, siano collocate quasi sempre in zone periferiche o di provincia. In quartieri dormitorio, denuclearizzati della loro pseudo agorà, sostituito dalla piazzetta del centro commerciale iperglobalista.
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