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Condividi Nucleare, Conte: “Dopo la fine dell’Inf serve un dialogo con la Russia”. “Dall’esigenza di un ripensamento dell’architettura di sicurezza europea dopo la fine del trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty) fino alla gestione del nuovo dominio cibernetico e della competizione nello spazio, si richiede oggi più che mai un dialogo aperto, costante con la Russia”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Palazzo Chigi. A cura di Antonella Petris Siamo d’accordo presidente, un primo passo importante per dimostrare di essere un interlocutore affidabile dopo l’abbandono del trattato Inf sarebbe rispedire negli Stati Uniti le bombe atome a stelle e strisce, stimate in Italia tra le 70 e le 90 unità. L’Italia, ospitando armi nucleari statunitensi viola il Trattato di non-proliferazione delle armi nucleari ratificato nel 1975. Gli Stati uniti, quale Stato in possesso di armi nucleari, sono obbligati dal Trattato a non trasferirle ad altri (Art. 1). Mentre l’Italia ha secondo il Trattato l’obbligo di non riceverle da chicchessia (Art. 2). Perciò caro presidente iniziare a rispettare i trattati internazionali ratificati dall’Italia potrebbe essere un buon biglietto da visita in prospettiva di un proficuo dialogo. VivereInformati https://www.vivereinformati.org/2019/10/10/rispediamo-negli-usa-le-loro-atomiche-come-segno-di-buona-volonta-nellottica-del-dialogo-con-la-russia/

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Buonasera cari lettori, torna la nostra rubrica “un tuffo nel passato”. Oggi ricordiamo il disastro del Vajont. La sera del 9 ottobre 1963, nel neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont (al confine tra Friuli e Veneto), la caduta di una frana dal soprastante pendio del Monte Toc nelle acque del bacino alpino realizzato con l’omonima diga, provocó la sera del 9 ottobre 1963, nel neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont (al confine tra Friuli e Veneto), provocò la tracimazione dell’acqua che coinvolse prima i paesi vicini di Erto e Casso e poi il fondo valle. Stasera il nostro pensiero va alle 1917 vittime oltre che alle centinaia di dispersi. VivereInformati

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https://www.vivereinformati.org/2019/10/09/gratteri-su-ergastolo-ostativo-sentenza-devastante-buttiamo-150-anni-di-antimafia/

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