Primo, il fallimento del processo di unificazione politica europea. La prospettiva di un’Unione Europea in grado di affermarsi come entità autonoma, capace di assolvere un ruolo indipendente sulla scena mondiale, viene oggi interamente riassorbito nella strategia della Santa Alleanza Atlantica. La possibilità che l’Europa possa svolgere un ruolo riequilibratore nel mondo globalizzato, bilanciando l’unipolarismo anglo-sassone e respingendo le tendenze a nuove competizioni di potenza per l’egemonia mondiale, si dissolve, nel momento stesso in cui l’Unione Europea si assoggetta senza remore alla contrapposizione che i documenti della Nato affermano senza mezzi termini contro Russia e Cina, colpevoli di revisionismo.Secondo, l’ampliamento della Nato a Svezia e Finlandia, l’affermazione del diritto della Nato ad includere nell’alleanza anche Paesi quali Ucraina e Georgia, supera in corsa qualsiasi prospettiva di distinzione tra Europa e Stati Uniti d’America: ciò avviene, si noti, a distanza di neppure un anno dal clamoroso fallimento politico-militare dell’intervento occidentale in Afghanistan. Fallimento che avrebbe dovuto condurre semmai le classi dirigenti europee ad imporre una profonda revisione di questo tipo di strumenti egemonici, formatisi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, e dimostratisi del tutto incapaci di portare pace con giustizia nel mondo.
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A seguito del sondaggio, effettuato sulla nostra pagina ufficiale di Instagram, è emerso che una buona parte di persone non sanno esattamente cosa sia il BRICS; perciò abbiamo deciso di spiegarlo brevemente. BRICS è un acronimo, utilizzato in economia internazionale, che individua cinque paesi (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) accomunati da alcune caratteristiche.
Le caratteristiche accomunano questi paesi sono la condizione di economie in via di sviluppo (a parte la Cina che ormai è ben più che sviluppata), una popolazione numerosa, abbinati a un vasto territorio da gestire, dotato di irisorse naturali strategiche.
Soprattutto le risosrse naturali sono state decisive negli ultimi anni, conducendo i BRICS ad una forte crescita del PIL, alla quale consegue un incremento della rilevanza degli scambi commerciali a livello internazionale.
I paesi del BRICS comprendono oggi oltre il 42% della popolazione mondiale, il 25% della totale estensione della Terra, il 20% del PIL mondiale, e circa il 16% del commercio internazionale.
Il primo incontro informale tra i quattro paesi, promosso dal ministro degli esteri russo Lavrov, è avvenuto, a livello di ministri degli esteri, nel settembre 2006 (New York).
Il primo incontro, a livello di Capi di Stato e di governo dei paesi BRICS, si è invece svolto a Toyako (Giappone) il 9 luglio 2008, a margine del G8.
Attualmente gli Stati si incontrano periodicamente e proprio nelle ultime settimane, Argentina e Iran hanno presentato formale domanda di adesione al club dei Paesi Brics. Il BRICSIA, alla luce dei nuovi ingressi, rappresenterebbe così il 43% della popolazione mondiale e il 25% del Pil. Insomma, una potenza economica che il mondo può permettersi di snobbare se non unicamente a suo rischio e pericolo.
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La corte suprema del Texas ha autorizzato l'entrata in vigore di una legge del 1925 che vieta l'aborto e punisce chi lo pratica con l'eventuale carcerazione, ribaltando la sentenza di una corte inferiore che l'aveva bloccata temporaneamente.
Lo ha annunciato il controverso attorney general Ken Paxton.
La legge non era più stata applicata dopo la sentenza "Roe v Wade" con cui nel 1973 la corte suprema aveva legalizzato l'aborto.
Ma nei giorni scorsi quella sentenza è stata abrogata dalla stessa corte.
"Una vittoria pro vita!", ha esultato Paxton su Twitter. "I nostri provvedimenti statale pre-Roe che vietano l'aborto in Texas sono buone leggi al 100%. La controversia legale continua ma io continuerò a vincere per i bambini non nati del Texas", ha aggiunto.