Dicono tutti “siamo sulla stessa barca”.
No, non lo siamo. Non siate ridicoli. Siamo nella stessa tempesta, ma non sulla stessa barca. La tua barca può affondare, la mia no...o viceversa.
Per qualcuno la quarantena è ottima... momento di riconciliazione... il lavoro sta andando normalmente o quasi, ecc...
Per qualcuno è una crisi!
Per altri una pace, un riposo, ferie.
Per altri un tempo di tortura: “come pago le bollette?!?”
Alcuni sono preoccupati con quale uovo di Pasqua comprare...Kinder o Lindt...
Alcuni sono preoccupati se ci sarà pane da mangiare nel fine settimana, oppure solo riso e fagioli.
Alcuni fanno smart working dal loro attico...altri guardano nell’immondizia per sopravvivere.
Quindi...no amico, non siamo sulla stessa barca. Stiamo passando per lo stesso momento ma con percezioni, esperienze e necessità completamente differenti.
E usciremo ognuno a modo suo da questa tempesta.
Così in questo momento é molto importante cercare di vedere oltre quello che si guarda. Vedere al di lá del proprio partito politico, oltre la religione, oltre il proprio naso...non disprezzare il dolore dell’altro perchè tu non lo senti, non giudicare la vita buona dell’altro perché tu non sai quello che ha passato per arrivare là...semplicemente non giudicate.
Giudicate di meno.
Sia quello che non ha, sia quello che ha tanto.
Alla fine, stiamo in barche differenti.
Parla per te.”
(Web)