Passione Animali

Da loro possiamo solo imparare

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Da loro possiamo solo imparare

Il Bruco Sella, facile capire perché questo nome, basta guardarlo, il suo nome scientifico é Acharia Stimulea, sembra disegnato. Anche se può far venir voglia di prenderlo perché é molto carino da vedere, vi consiglio di strane alla larga perché é altamente velenoso, in particolar modo le spine che sporgono sulla sella. Il bruco inarca la schiena per ottenere il maggior numero di spine. I  giovani bruchi si nutrono insieme in un gruppo, ma come si fanno più grandi cominciano a disperdersi. Si trova nei campi, foreste e giardini dal Texas alla Florida, e da nord a Missouri e Massachusetts. Si nutre di erbe, arbusti, alberi, e anche piante da giardino. Quindi se ne vedete uno limitatevi a guardarlo.

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Da loro possiamo solo imparare

No non é un fiore o una pianta, é un piccolo animaletto chiamato Matilde Orchidea Malese, il suo nome è scientifico é Hymenopus Coronatus. Si trova nelle foreste tropicali del Sud-Est Asiatico. Non vive più di un anno ma in questo lasso di tempo deve crescere e riprodursi in un ambiente tra i più ostili e pericolosi, dove ogni essere vivente, grande o piccolo che sia, è minacciato da qualche predatore. Infatti appena fuoriuscita dall’ooteca, l’involucro spugnoso contenente le uova comincia subito la sua trasformazione. Non è ancora biancastra come alcune orchidee, ma nera e arancione é così sembra una cimice velenosa, senza essere dotata di un alcun veleno. Poi solo circa dieci giorni più tardi dopo la prima muta, avviene la vera e propria trasformazione definitiva, il rosso-arancione muta in un bianco traslucido con tenui ombreggiature rosate. Le zampe maturano espansioni simili a petali, nella parte superiore dell’addome appare una serie di striature longitudinali brunastre che simulano le “linee di guida” di certe orchidee per gli insetti impollinatori. A metà del torace si sviluppa una sottile banda verde che spezza la sagoma della mantide in due irriconoscibili parti di materia vegetale. La testa riprende nelle forme l’apparato riproduttivo di un fiore. Questa trasformazione gli da la possibilità di mimetizzarsi tra i fiori bianchi e rosa sui quali si nasconde. Così facendo può sorprendere le prede che catturerà per mangiarle é non potrà essere avvistata da uccelli é mammiferi quindi sfuggire al pericolo di essere mangiata. Furbetta questa Mantide Orchidea Malese. Ci piace. Foto: VAE

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Da loro possiamo solo imparare

La Foca Leopardo è una specie appartenente alla famiglia delle Phocidae, un animale unico nel suo genere e considerata la seconda foca più grande di tutta l’Antartide. Al primo posto di grandezza troviamo solo l’Elefante marino del sud, vista la sua grandezza la foca leopardo ha il vantaggio di avere una sola specie di predatori: l’orca. La foca leopardo è difficile da confondere con altre specie, infatti raggiunge i 4 metri di lunghezza e i 500 Kg di peso. Le femmine sono sempre più grandi dei maschi, visto che l’esemplare più grande di sesso maschile di foca leopardo non supera i 320 Kg. Sia la testa che la bocca sono ben sviluppate e anche il collo ha una mole notevole. Queste caratteristiche fanno assomigliare la foca leopardo ad un rettile. I denti di questo animale sono particolari, come avviene in molte specie carnivore, non mancano i denti frontali affilati e molari che consentono la filtrazione del Krill dall’acqua. La foca leopardo ha altri vantaggi come la vista e l’olfatto ben sviluppati, grazie a questi sensi è considerata una delle predatrici più brave di tutto l’oceano. Questa specie vive benissimo nelle acqua fredde dall’Antartide e durante il periodo estivo, trova il suo habitat perfetto in alcune isole sub antartiche come il Sud America, l’Australia e la Nuova Zelanda. Fonte: WWF

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