Passione Animali

Da loro possiamo solo imparare

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Da loro possiamo solo imparare

Le locuste sono cavallette che girano il mondo, note per le abitudini migratorie e perché, quando si spostano, lo fanno in gruppo, in sciami di proporzioni bibliche (come quello della famosa Piaga d’Egitto descritta nell’Antico Testamento). Le locuste del deserto (Schistocerca gregaria) sono insetti extralarge che raggiungono i 6 cm di lunghezza e abitano nei paesaggi semidesertici del continente asiatico e africano. La loro stazza e il loro colore cambiano in base alle abitudini sociali: di norma queste creature vivono un’esistenza solitaria, ma quando diventano gregarie, cioè iniziano a vivere in grandi gruppi con molti esemplari, si fanno più tozze e muscolose per prepararsi a una vita da viaggiatrici, e cambiano livrea passando dal marroncino al giallo-nero. Questo cambio d’abito segnala ai loro predatori che sono tossiche e non buone da mangiare. Sono le condizioni climatiche dell’ambiente in cui le locuste vivono a determinare il passaggio dalla fase solitaria alla vita gregaria. Le locuste del deserto depongono le uova unicamente nel suolo umido, per evitare che si secchino. Questi insetti molto voraci non buttano via niente, della pianta: mangiano foglie, fiori, germogli, frutti e semi. Ma quando le loro aggregazioni si fanno un po’ troppo numerose, arrivando a milioni di esemplari, il cibo inizia a scarseggiare: è questa la molla che spinge le locuste a migrare. Se rimanessero tutte nello stesso luogo, finirebbero rapidamente tutto il cibo disponibile: invece, ognuna di esse deve consumare l’equivalente del suo peso in cibo ogni giorno.

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Da loro possiamo solo imparare

Il cervo volante è ampiamente diffuso in Eurasia dal Portogallo fino al Kazakhstan e al Medio Oriente, e vive nelle foreste mature di latifoglie, preferibilmente in querceti, castagneti e faggete sotto i 1000 m di altitudine. Si tratta del più grande coleottero europeo e può misurare fino a 8 cm. Il suo nome comune deriva dalle mandibole sovradimensionate presenti nei maschi, che ricordano il palco dei cervi. Il dimorfismo sessuale è evidente anche nelle dimensioni, nettamente inferiori nella femmina, che è lunga 30-45 mm. La colorazione è bruno-nerastra e le mandibole e le ali (chiamate “elitre”) sono tendenzialmente più chiare. Durante la stagione degli accoppiamenti, da maggio fino a luglio, i maschi pattugliano le foreste in cerca di una femmina e volando producono un suono forte e inconfondibile, simile a quello di un piccolo aeroplano. Le lunghe mandibole dei maschi servono sia come ornamento per attirare le femmine sia da arma nei combattimenti con gli altri maschi. Il cervo volante è attivo dal tardo pomeriggio fino al crepuscolo e si osserva sui tronchi o in volo, mentre si sposta nella foresta in cerca di un partner riproduttivo oppure di qualche tronco ferito da cui succhiare la linfa.

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Il Regolo, è un uccellino facente parte della famiglia dei Regulidi, è famoso per essere molto minuto, raggiunge infatti un massimo di 10 cm di lunghezza e di 5 grammi di peso. Ha l’aspetto paffutello e arrotondato, il piumaggio molto morbido e setoso è di colore verde oliva, presenta delle striature gialle e bianche in prossimità delle ali e del capo. Il maschio è distinguibile dalla femmina per il crestino arancione marcato di nero, mentre per le femmine è di colore giallo marcato di nero. Il regolo è possibile avvistarlo in tutta Europa, non si allontana neanche durante la cosiddetta stagione dei passi, spostandosi semplicemente in zone più calde, senza mai però abbandonare le zone da lui scelte. Il suo habitat naturale è formato da foreste di conifere sia vicino al mare che alla montagna, non disdegna comunque né i parchi alpini né i giardini delle città. Si nutre principalmente di insetti, larve e ragni che trova scavando all’interno del fogliame. Nonostante la dimensione ridotta (viene identificato come l’esemplare più piccolo di tutta Europa), il suo richiamo viene udito anche a grosse distanze da tutti gli esemplari.

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