Passione Animali

Da loro possiamo solo imparare

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Il Tasso, un simpatico animale notturno dall’aspetto simile a un orso in miniatura e dal muso caratterizzato da una tipica mascherina bianca e nera. Il tasso, il cui nome scientifico è Meles meles, è un mammifero appartenente alla famiglia dei mustelidi che comprende, ad esempio, la lontra, il visone, la puzzola, la faina, il furetto, l’ermellino e la donnola. Questo animale, dall’aspetto caratterizzato da una mascherina nera che ricopre il suo muso e da un corpo robusto e tozzo, sembra quasi un orso in miniatura. Il tasso ha abitudini notturne e la sua vista è poco sviluppata, in quanto passa la maggior parte della sua vita in cunicoli bui, ma in primavera è possibile vederlo, anche, durante il giorno. Se non viene provocato, questo mammifero ha un indole pacifica, le tane vengono condivise con più famiglie della stessa specie e a volte, anche, con altri animali. Il tasso è diffuso in Italia, dove è considerato specie protetta, in Europa, in alcune zone del Medio Oriente e in Asia. Il tasso predilige le aree boschive caratterizzate da un ricco sottobosco come i querceti o i boschi misti, ma può vivere tranquillamente anche in zone cespugliose, in prossimità dei pascoli, delle città o in giardini e parchi. Questo mammifero non è, invece, diffuso nelle zone paludose, nelle aree costiere o rocciose. Il tasso è un animale notturno che passa la sua giornata all’interno della sua tana. Le sue principali attività sono, infatti, il riposo nel periodo invernale e la manutenzione della propria tana in primavera e in estate.

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Il Bucorvus facente parte dell’ordine dei bucerotiformi, è l’unico genere della famiglia dei Bucorvidae, i quali risiedono stabilmente in tutta l’Africa subsahariana. A questo ordine fanno parte due grandi specie, che vengono chiamate Bucorvo cafro e Bucorvo del nord. Questi esemplari hanno un corpo molto particolare, in quanto presentano un piumaggio completamente nero, sono lunghi circa un metro, pesano circa 5 Kg, la testa è anch’essa molto particolare, in quanto è  formata da pelle senza pelo (può diventare di colore nero e blu o rossa, in base alla specie) , possiede un lungo becco appuntito di colore nero, adatto a catturare piccoli animali. In più presenta una particolare cresta che spunta da sopra la testa, dalla forma particolarmente tondeggiante e corta. La loro apertura alare è di circa 60 cm, anche se normalmente tendono a percorrere la savana, camminando direttamente con le lunghe zampe posteriori. Nonostante questi animali possano volare senza problemi, come accennato in precedenza, preferiscono rimanere sui terreni aridi a cercare cibo da soli o in piccoli gruppi, camminando, tenendo ripiegate le ali. Volano se strettamente necessario, come per esempio in presenza di predatori, se disturbati o se l’erba al suolo risulta essere particolarmente alta. La loro dieta è molto variata, in quanto si nutrono di piccoli animali come tartarughe, lucertole, anfibi, mammiferi, uccelli, ragni e insetti, inoltre mangiano anche carogne, frutti e semi.

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Otarda, combinazione di queste due parole latine, infatti, avis e tarda, che deriva il suo nome. Anche se l’otarda si caratterizza per i suoi movimenti pesanti e tranquilli, a volte può raggiungere velocità che generano qualche dubbio sulla correttezza del nome che le è stato attribuito. L’otarda è uno degli animali dotati di ali che presentano il maggior dimorfismo sessuale. I maschi misurano circa 105 centimetri di altezza per 115 centimetri di larghezza, con un’apertura alare che raggiunge i 2,7 metri. Si tratta dell’uccello più pesante di tutta l’Europa. Non esiste un’altra specie che, per poter volare, sia costretta a sollevare un carico così pesante. Anche se le femmine pesano in media circa 4 chilogrammi, i maschi raggiungono i 18 chili, e si conoscono casi di esemplari che superano il traguardo dei 20 chilogrammi. L’otarda è un animale socievole che sceglie di vivere nelle grandi pianure, in particolare nelle steppe e nelle regioni dalla vegetazione erbacea (pascoli ed erba), dove le piogge sono poco abbondanti. La sua testa e il collo sono di colore grigio, ma assumono tonalità rossicce a mano a mano che il piumaggio scende verso il tronco. Le piume della regione addominale sono bianche, mentre quelle del dorso, comprese le ali, sono brune e rosse, con una striscia nera. L’otarda è un uccello onnivoro. La sua dieta si adatta agli alimenti che trova a disposizione, in base alla stagione dell’anno. Mentre in inverno mangia quasi esclusivamente foglie verdi, durante il resto dell’anno la sua dieta comprende anche insetti, piccoli roditori, rane, lucertole e perfino uccellini di altre specie.

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