Passione Animali

Da loro possiamo solo imparare

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Apheloria virginiensis, il millepiedi dal dorso piatto, Apheloria virginiensis corrugata, è un insetto velenoso appartenente alla famiglia Xystodesmidae. Di questo millepiedi ne esistono diverse specie. Sono tutte caratterizzate dai colori nero e giallo, alcuni comprendono anche il rosso. Questi colori appariscenti, come in molti altri casi nel regno animale, segnalano ai predatori la pericolosità dell’insetto. L’Apheloria virginiensis ha una lunghezza media di 5 cm. Il suo esoscheletro, come dice il suo stesso nome in inglese, è piuttosto appiattito. La parte superiore è composta da segmenti di colore nero al centro ed arancioni nella parte laterale. Ogni segmento è diviso dall’altro da una bordatura di color giallognolo. L’Apheloria virginiensis vive tra le foglie ed i detriti, soprattutto nei tronchi degli alberi marcescenti. In genere il suo habitat naturale è costituito da vegetali in decomposizione di cui l’animale si nutre. Quando si sente minacciato questo millepiedi è in grado di secernere un composto tossico a base di cianuro. Il suo veleno può scatenare reazioni avverse sia negli animali che negli esseri umani. Per questo motivo si sconsiglia di maneggiarlo.

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Orso polare il problema del surriscaldamento globale sta provocando lo scioglimento del Polo Artico. Si stima che oggi ci siano solo 22mila esemplari di orsi polari. Per via del riscaldamento globale, il Polo Artico si sta progressivamente sciogliendo e l’orso polare rischia di non avere più un luogo in cui vivere. Il ghiaccio è importantissimo per la sua sopravvivenza, soprattutto in estate quando deve procurarsi il cibo per affrontare l’inverno. Pur essendo un ottimo nuotatore, l’orso polare ha bisogno di riemergere ciclicamente e riposare. Proprio in estate però le temperature al Polo Nord raggiungono picchi di oltre 20 gradi, che provocano lo scioglimento dei ghiacci. Si stima che oggi siano solo 22mila gli orsi bianchi ancora in vita. Curiosità: Peso. Gli esemplari maschi adulti pesano mediamente dai 350 ai 700kg e misurano dai 2,4 ai 3m di lunghezza. Le femmine, invece, sono grandi circa la metà e pesano tra i 150 e i 250kg. I cuccioli appena nati pesano circa 1/2 kg. Ma dopo circa tre mesi arrivano a pesare tra i 20 e i 25kg.  Grandi ma agili. Gli orsi polari sulla terra ferma possono raggiungere fino ai 40 km/h. Gli orsi polari sono altrettanto abilissimi nuotatori, agili e veloci.  Folta pelliccia. Sebbene venga chiamato anche orso bianco, in realtà i suoi peli non sono bianchi, ma trasparenti. Ogni singolo pelo è un tubolare cavo traslucido, che permette di catturare i raggi solari e li convoglia verso la cute, che è nera. I peli appaiono bianchi perché tali cavita disperdono e riflettono la luce visibile.  Mamma orsa. La femmina di orso polare in genere da alla luce due cuccioli che nascono tra i mesi di novembre e gennaio. I cuccioli restano con la mamma nella tana fino all'arrivo della primavera.  Dati e numeri: gli orsi polari hanno 42 affilatissimi denti con un paio di canini più grandi di quelli del Grizzly; le sue zampe misurano 30 cm; gli orsi hanno 3 palpebre - la terza protegge l’occhio dell’orso dai rigori del clima; lo strato di grasso sotto la pelle misura 10cm.

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La Gazzella dama è un grosso mammifero facente parte della famiglia dei Bovidae, famosa soprattutto per essere il simbolo nazionale della Nigeria, dove viene chiamata Menas. Viene anche rappresentata come lo stemma della squadra calcistica della nazionale Nigeriana, dove i giocatori vengono appunto chiamati  “I Menas”. Il perché del nome Gazzella dama, non è ancora chiaro, in quanto c’è attualmente un dibattito ancora aperto, poichè una parte di ricercatori pensa sia dovuto alla desinenza latina ‘dama’, cioè daino, altri pensano invece derivi dall’arabo ‘dammar’, cioè pecora. Questo esemplare è la gazzella più grande della sua specie, infatti, può raggiungere una lunghezza massima di circa 165 cm, un peso di 75 Kg e un’altezza massima di 120 cm. Nonostante queste grosse dimensioni, possiede un tronco corto e zampe e collo molto lunghe, le corna possono arrivare ad una lunghezza massima di circa 43 cm e sono molto sottili, robuste e rivolte all’indietro. Ha un pelo molto corto e folto, di colore bianco e rosso, distribuito in modo uniforme, infatti, faccia, guance, fronte, groppa, natiche e fianchi sono di colore bianco, mentre il resto è di colore rossiccio-marroncino. La Gazzella dama era un esemplare molto diffuso in quasi tutta l’Africa, ma a causa del pesante bracconaggio, è diventato un esemplare molto raro e a rischio estinzione. Attualmente è presente solo nel Nord dell’Africa; il suo habitat naturale è formato da aree aride e aperte, prediligendo soprattutto praterie, deserti e zone semidesertiche. Questa gazzella vive solo in gruppo, ma l’entità di quest’ultimo varia a seconda delle stagioni, infatti, durante la stagione delle piogge formano gruppi molto grandi (oltre le cento unità per gruppo), mentre nella stagione secca, il gruppo si rimpicciolisce (circa 20 animali per gruppo).

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