Il mio viso è una tela dove è impresso il paesaggio che ho vissuto,

la grande opera infinita che è la vita.

Il mio viso è la poesia di Madre Terra,

scritta sulla mia pelle.

Le mie risate e le mie lacrime,

i miei canti ed i miei silenzi,

la vita vissuta ad ogni respiro.

Amo le mie rughe e le mie cicatrici,

perché mi ricordano

che sono stata, 

che sono e che sarò

sempre più grande di ogni possibile dolore.

VORREI

Vorrei mettere in fila la luce

su questa pagina bianca

perché una piccola poesia

fosse preludio di nuova armonia.

Perché la terra di ogni cuore

invaso di sabbia del deserto,

si faccia oasi verdeggiante

a dissetare l'uomo pellegrino

sul cammino che porta all'amore.

Vorrei brillasse la mia lampada

come fresca speranza

di un'aurora che sboccia,

per chi cerca nuova vita

con nuovo sangue

vibrante in ogni vena.

Vorrei bagliori di fiamma

riflessi nello specchio del mondo

a riscaldare il gelo

che inventa l'inverno.

Perché ogni cieco

non tema più il buio

e veda luci che sono

nel suo silenzio spente.

Frassati Emiliana