La mia poesia
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FARO Ho viaggiato sulle rovine del tempo un pezzo di strada della mia vita. Mani incapaci di sfiorare l'anima scavavano la pelle mia, pallide luci di lampioni che illusorie lenivano il buio del mio cuore. Vedevo e non vedevo, sentivo e non capivo che oltre il confine delle realtà umane esiste ciò che gli occhi non sanno vedere. Era lì, accanto a me, mi camminava dentro ma non sapevo dove. E poi, caduta la barriera, seppi che ogni uomo è dell'amore, di cui sbaglia la porta costruendo mulini a vento invece di essere faro avvolto spesso di tempeste che resta al suo posto calmo, sicuro del compito suo da svolgere... Nel sacro silenzio. Frassati Emiliana
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RENDIMI I MIEI GIORNI Luccica il mare a me davanti e cavalca il pensiero le onde del tempo oltre l'orizzonte. O vita, rendimi i miei giorni, quei giorni delle more mature quando i rossi capelli fluttuavano liberi nel vento, i giorni del rovo che fioriva, giorni delle calde illusioni, delle speranze perdute, della pienezza della gioventù. Rendimi le mie notti fatte di polvere di stelle quando il mio corpo bruciava con il suo alla fiamma della passione e inconsapevoli del mutar delle cose vivevamo l'attimo fugace. E quando il senso della vita cresce nelle piccole cose, solo allora scopri di appartenere a qualcosa di più grande. E di quei giorni il dolce, malinconico ricordo ma luce nell'anima mia verso il senso del mistero, verso la magia del senza tempo e senza spazio immerso nell'infinito.. Frassati Emiliana
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