Founder Starter
COME FALENE
Guardo la sera
che si scioglie tra le dita
come una rosa
troppo sbocciata,
e chiarore muto
ingioiella la notte
che a grandi passi avanza
accendendo il firmamento.
La luce che mi illumina
certo verrà da stelle spente,
mentre strappo erbacce
con radici di eternità.
Malinconia che cresce
al pensiero di un uomo
troppo colmo di se stesso,
fili invisibili mi legano,
e ricamano gocce di lacrime
dentro l'anima,
gravi come croci di piombo.
Forse siamo nati
per errare su sentieri scoscesi
finché rivoli d'oro
inonderanno il cielo.
Finché troveremo il coraggio
di sbattere le ali...
Come falene che fuggono
dal buio della notte.
FRASSATI EMILIANA
Founder Starter
LASCIA CHE SIA
Lascia che sia me stessa
nel sole vergine dei miei mattini,
lo stelo del mio fiore
volto verso il cielo
a respirare albe chiare
partorite dall'anima mia.
Lasciami ricordare
il chiarore delle stelle
che videro lo schiudersi
delle mie ataviche origini.
Lasciami placare
la collera del mondo intorno
lavorando la vita profonda
di secoli infiniti di luce,
inabissata nell'oblio
da anime perdute
nel cui petto batte
un orologio da pochi soldi.
Cercami al margine
di un campo di sterpi
dove una viola sta fiorendo..
E ascolteremo insieme
l'orchestra di mille violini
che giunge a noi
da invisibili rive.
FRASSATI EMILIANA
Founder Starter
LA BIMBA DI IERI
Il mondo intorno
mi assedia il cuore.
Non permetto
che ne uccidano la gioia
e non alzerò
la bandiera bianca.
La userò per rattoppare
le ali ferite
e tappero' gli orecchi
con sughero di sandalo,
per non udire
l'urlo di dolore che sale.
Ascolto parole vane
che si chiudono
come corolle appassite,
vedo luci distanti
da piccoli uomini immersi
nel buio di una folle danza.
Resto quieta
come rigagnolo che ascolta
crescere erba nuova
al suo passaggio,
e intanto l'ape del tempo
si succhia il nettare
del mio bel fiore.
Resterò la bimba di ieri
che con dita delicate
coglieva i mughetti fioriti
al margine del colle,
avvolta da un'esile nube
di fragranza.
Frassati Emiliana