Founder Starter
DOPO IL DOLORE
Rammento il bisogno
del tuo corpo nudo
nella penombra della fiamma
che aveva il profumo
di sandalo e di rose.
E poi di morte,
in quell'antico inverno.
Immensi occhi bruni
in un viso sfocato
apparvero poi nei miei sogni,
e sento ancora grida di uccelli
volare al vespro nel mio cielo,
fattosi buio nell'infinito dolore.
Giorni di luce i nostri,
un lampo antico
che rischiara il cielo,
in quelle notti ardenti
tra sciami di stelle cadenti.
Più nessun uomo
tra le mie lenzuola
che conobbero il sapore
dell'essenza d'amore...
Ora vivo scoprendo me stessa
nei giorni che son pietra
e nei giorni che son fiore.
Frassati Emiliana
Founder Starter
COME FALENE
Guardo la sera
che si scioglie tra le dita
come una rosa
troppo sbocciata,
e chiarore muto
ingioiella la notte
che a grandi passi avanza
accendendo il firmamento.
La luce che mi illumina
certo verrà da stelle spente,
mentre strappo erbacce
con radici di eternità.
Malinconia che cresce
al pensiero di un uomo
troppo colmo di se stesso,
fili invisibili mi legano,
e ricamano gocce di lacrime
dentro l'anima,
gravi come croci di piombo.
Forse siamo nati
per errare su sentieri scoscesi
finché rivoli d'oro
inonderanno il cielo.
Finché troveremo il coraggio
di sbattere le ali...
Come falene che fuggono
dal buio della notte.
Frassati Emiliana
Founder Starter
MALINCONIA
Malinconia che cali di sera
quando fan capolino
nel buio incerto
le prime stelle.
Dentro di me
ebbro il silenzio
nel fatale avanzare di ombre.
Osservo da lontano
rozze acrobazie della mia mente
che immagina un'alba,
nel rosseggiare di nubi stanche
che dileguano nel vento frizzantino.
Sempre mi sento smarrita
al morire del giorno
davanti alla luce
che lentamente si spegne.
Solo tu puoi riscaldare
questo mio cuore infreddolito,
tu che sei tepore sotto la neve,
quello che protegge i fili di grano
dal gelo dell'inverno,
tu che ti fai pioggia che cade
sul mio campo arso
di antichi deserti...
Tu, che con mani dal tocco lieve,
hai riempito le stanze vuote
della mia solitudine.
Frassati Emiliana