La mia poesia

Founder Starter

2021-08-03 16:06:35

DOPO IL DOLORE

Rammento il bisogno

del tuo corpo nudo

nella penombra della fiamma

che aveva il profumo

di sandalo e di rose.

E poi di morte,

in quell'antico inverno.

Immensi occhi bruni

in un viso sfocato

apparvero poi nei miei sogni,

e sento ancora grida di uccelli

volare al vespro nel mio cielo,

fattosi buio nell'infinito dolore.

Giorni di luce i nostri,

un lampo antico

che rischiara il cielo,

in quelle notti ardenti

tra sciami di stelle cadenti.

Più nessun uomo

tra le mie lenzuola

che conobbero il sapore

dell'essenza d'amore...

Ora vivo scoprendo me stessa

nei giorni che son pietra

e nei giorni che son fiore.

Frassati Emiliana

La mia poesia

Founder Starter

2021-07-30 15:37:20

COME FALENE

Guardo la sera

che si scioglie tra le dita

come una rosa

troppo sbocciata,

e chiarore muto

ingioiella la notte

che a grandi passi avanza

accendendo il firmamento.

La luce che mi illumina

certo verrà da stelle spente,

mentre strappo erbacce

con radici di eternità.

Malinconia che cresce

al pensiero di un uomo

troppo colmo di se stesso,

fili invisibili mi legano,

e ricamano gocce di lacrime

dentro l'anima,

gravi come croci di piombo.

Forse siamo nati

per errare su sentieri scoscesi

finché rivoli d'oro

inonderanno il cielo.

Finché troveremo il coraggio

di sbattere le ali...

Come falene che fuggono

dal buio della notte.

Frassati Emiliana

La mia poesia

Founder Starter

2021-07-25 14:03:31

MALINCONIA

Malinconia che cali di sera

quando fan capolino

nel buio incerto

le prime stelle.

Dentro di me

ebbro il silenzio

nel fatale avanzare di ombre.

Osservo da lontano

rozze acrobazie della mia mente

che immagina un'alba,

nel rosseggiare di nubi stanche

che dileguano nel vento frizzantino.

Sempre mi sento smarrita

al morire del giorno

davanti alla luce

che lentamente si spegne.

Solo tu puoi riscaldare

questo mio cuore infreddolito,

tu che sei tepore sotto la neve,

quello che protegge i fili di grano

dal gelo dell'inverno,

tu che ti fai pioggia che cade

sul mio campo arso

di antichi deserti...

Tu, che con mani dal tocco lieve,

hai riempito le stanze vuote

della mia solitudine.

Frassati Emiliana

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