Silvano Di Mattia
24 enne siracusano uccide un gatto a scarpate, la gente lo lincia.
2018-11-26 12:44:56
Siracusa, 24enne uccide un gatto a scarpate: i siracusani si vendicano e lo mandano all’ospedaleIl ragazzo è stato ripreso da un video ed è stato identificato dai carabinieri ma i siciliani sono stanchi e si sono fatti giustizia da soli.di Non Solo Animali - 26 novembre 2018Siracusa – Il gattino Arturo, era un dolcissimo gattino che viveva nell’isola di Ortigia e non dava fastidio veramente a nessuno meno che ad una persona che lo ha ucciso a suon di calci. La sua unica colpa è di essersi trovato davanti ad un balordo di 24 anni di origine rumene che senza alcun motivo alle 2.00 di notte circa post venerdì sera, passando davanti al gattino steso ai piedi di un albero, si è fermato e ha iniziato a prendere a calci la bestiola con una ferocia tale da sfracellargli gli organi interni. Il gattino Arturo uccisoLa notizia è stata riportata dai quotidiani di Siracusa che descrivono i fatti come incresciosi perpetrati da un balordo senza fissa dimora che non aveva di meglio da fare che sfogare la sua cattiveria insensata, su una bestiola innocente. Le violenze verso cani e gatti randagi in Sicilia sono all’ordine del giorno e spesso rimangono impunite per mancata applicazione della legge (Art. 544 del codice Penale), che punisce chi per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale. Il problema di mala gestione del randagismo è enorme e per chi non sopporta cani e gatti, si traduce in continui maltrattamenti e massacri di animali: bastonati, investiti dalle auto in corsa, presi a sassate o impiccati e il più delle volte non viene identificato il colpevole. Ma questa volta la barbara uccisione è stata immortalata da un video in tempo reale. Le telecamere di un’attività commerciale di Via Trieste, luogo dove è avvenuto il fatto, hanno ripreso la scena che è durata due interminabili minuti. Due minuti di atroce violenza prima che il gatto spirasse sputando sangue. Il gattino è morto ma per l’uomo si è aperto un destino che non dimenticherà facilmente.I siracusani si sono fatti giustiziaI carabinieri una volta visionato il filmato, hanno identificato e portato l’uomo in centrale per sottoporlo ad interrogatorio ma secondo il Siracusa Times, il 24enne, non avrebbe fornito alcuna plausibile spiegazione dell’insano gesto che ha giustamente scosso la cittadinanza siracusana. Dopo qualche ora, il personaggio era di nuovo in piazza ad Ortigia a mangiarsi un panino alla mensa dei poveri.Ma il sabato sera la svoltaDopo un passa parola sui social, si conferma la notizia che ha diviso favorevoli e contrari: l’extracomunitario si trova in ospedale, massacrato di botte. Qualcuno lo ha preso a bastonate, un fatto forse dettato dalla rabbia di chi per gli animali non vede uno spiraglio di giustizia o forse perché i cittadini desiderano che persone così violente se ne tornino al loro paese. E non sono mancati i commenti sui social:“Violenza genera violenza, siamo arrivati alla giustizia da Far West” – è il parere di una utente. “Con la morte del gatto si è creato un precedente e altri si guarderanno bene dal far ancora del male agli animali”. Poi c’è chi scrive –“per fortuna è prevalso il senso di giustizia verso il povero gatto. Questo è un segnale, un monito verso chi dovrebbe tutelare, verso chi dovrebbe garantire la giusta pena, verso chi commette atti così barbari su creature indifese. Grazie a Chi ha dato quel che si meritava a quel pezzo di m**** e se lo deve ricordare finché campa.”Non abbiamo notizie della sua salute, possiamo solo dire che con tutta probabilità il 24enne non sarà rispedito in Romania ma quanto meno eviterà di bivaccare ad Ortigia dove i gatti sono amati dagli isolani e dai Siracusani e dove i violenti non sono più accettati.Attenzione al video contiene immagini forti: TAGSGattoSiracusaUccisoVideo
Silvano Di Mattia
Non tutti sanno che la spada nella roccia, si trova in Italia.
2018-11-26 10:59:10
BORGHIPOSTI INCREDIBILIWANDERLUST🍂 VACANZE NATURALUXURYMETEOHomePosti incredibiliNon tutti sanno che la spada nella roccia si trova in ItaliaNon tutti sanno che la spada nella roccia si trova in ItaliaTutti conoscono Re Artù, ma forse non tutti sanno che una spada molto simile alla sua, conficcata nella roccia, si trova nel cuore dell'Italia Condividi su FacebookChi di noi non conosce la leggenda del mitico re Artù e della sua tavola rotonda, le cui gesta sono state raccontate in cartoni, libri e film?Sebbene la storia racconti di valorosi eroi che difesero le terre dell’attuale Gran Bretagna da invasori e predoni, può sorprendere che proprio in Italia si trovi la famosa spada nella roccia. Nel piccolo comune di Chiusdino infatti, immerso nelle colline senesi, è situata l’Abbazia di San Galgano, meta di grande flusso turistico. Il complesso è costituito dalla grande Abbazia ora quasi in rovina e il piccolo eremo, detto anche Rotonda di Montesiepi o Cappella di San Galgano.È in questo piccolo eremo che è conservato uno dei simboli delle leggende legate ai Cavalieri della Tavola Rotonda: proprio qui infatti secondo la tradizione, Galgano Guidotti, cavaliere medievale divenuto Santo, conficcò la sua spada nel terreno roccioso in segno di rinuncia alla vita mondana. Ancora oggi la spada è ben visibile, conficcata tra la roccia e protetta da una teca, così come le leggende bretoni del Medioevo raccontavano.Oltre alla spada però sono tanti gli indizi che sembrano ricollegare l’affascinante Abbazia alla leggenda di re Artù. Tra questi, uno è che l’Eremo nel quale si trova la spada di San Galgano ha una forma circolare, che ricorda la coppa rovesciata del Santo Graal, il mitico calice dal quale Gesù bevve durante l’ultima cena. Inoltre, in corrispondenza della Cappella dell’eremo, è stato ritrovato un dipinto raffigurante una Madonna con tre mani. Due tengono in braccio il bambinello, mentre la terza impugna saldamente una spada: nella giornata del solstizio d’estate, il dipinto viene illuminato da un raggio di luce che penetra da dietro l’altare, creando uno scenario quasi mistico.Non è solo il folklore a indicarci che la spada di Montesiepi racchiude una storia più oscura di quel che si pensi: secondo alcune analisi chimiche condotte su di essa, la spada risale al dodicesimo secolo, esattamente l’epoca in cui Galgano secondo la tradizione si ritirò a vita monacale.La storia della mitica spada di Montesiepi vuole anche che durante l’assenza di Galgano dall’Eremo molti tentarono di trafugarla. Durante uno di questi tentativi la spada si spezzò e solo al ritorno del Santo, si rinsaldò come per miracolo. Quel che è sicuro è che anche gli appassionati della Tavola Rotonda, potranno vedere una spada simile a quella del condottiero bretone nel cuore della Toscana.
Silvano Di Mattia
Rivoluzione Francese 2018: gilet gialli caos a Parigi 25/11/18.
2018-11-26 10:47:04