Questo racconto inizia nel 1975 a Londra, quando il Signor Paul, inglese di nascita ma italiano di origini, decide di comprare una nuova fiammante Volkswagen Golf LS. Era appena uscito sul mercato questo nuovo modello della casa tedesca che, dalla sua entrata in produzione nel 1974 dalla matita di Giorgetto Giugiaro, ebbe il difficile compito di sostituire il mitico Maggiolino con una vettura di stampo più moderno.
La ordinò proprio in quell’anno la sua nuova Golf. La scelse a 5 porte, di un bellissimo azzurro chiaro metallizzato (detto Marathon Blau), in versione LS che era la più accessoriata, e scelse la motorizzazione 1.5 cc dotata di cambio automatico.
Arrivò in concessionaria sotto il periodo natalizio e di conseguenza la fece immatricolare “con l’anno nuovo” il 5 gennaio 1976 con targhe inglesi OLW728P.
Il Signor Paul teneva molto alla sua auto. La accessoriò con dei paraspruzzi, con due tasche portaoggetti sulle portiere anteriori, con un’autoradio Clarion e con delle foderine pesanti di pelle e velluto fatte su misura da una ditta londinese che riprendevano il design dei sedili originali.
Non è noto in quale anno di preciso ma il Signor Paul sostenne anche un test di guida sicura all’Institute of Advanced Motorist (IAM) il quale, dopo il superamento del suddetto, lo fregiò di un distintivo da apporre sulla calandra della sua vettura. Scelse una posizione insolita, ovvero avvitato brutalmente al logo VW sulla mascherina frontale. (Scritto da Marco Bellotti per Quarta Marcia)