Silvano Di Mattia

Matteo Salvini non riesce a trattenersi quando si tratta di prendere in giro Matteo Renzi.

17/12/2018, 15:57

Matteo Salvini non riesce a trattenersi quando si tratta di prendere in giro Matteo Renzi. Così il ministro dell'Interno, su Twitter si lascia andare ad una frecciatina esilarante: "L'opposizione fa l'opposizione, Renzi fa i documentari, noi facciamo altro". E aggiunge una faccina che ride. Leggi anche: "Salvini, ti ricordi?". Udo Gumpel da vergogna: adesso tira in ballo pure la drogaMa poi, parlando di cose serie, in particolare del suo cavallo di battaglia, l'immigrazione, Salvini aggiunge: "Abbiamo risparmiato un miliardo di euro con la riduzione degli sbarchi, verranno reinvestiti in sicurezza" e sottolinea che nella sua legge non c'è "nulla di disumano come scrive qualcuno, semplicemente si mettono delle regole più europee".

Silvano Di Mattia

Storie di vecchie auto: genialità sfortunata.

17/12/2018, 15:48

La storia della Cord iniziò nel 1929, a Connersville nell’Indiana, grazie all’estro imprenditoriale di Errett Lobban Cord, già all’epoca proprietario della Auburn, della Duesemberg e della Lycoming Engines. La prima vettura della casa fu la rivoluzionaria L-29, prodotta dal 1929 al 1932 e, prima auto di serie americana ad avere la trazione anteriore, tuttavia la genialità dell’imprenditore riuscì ad andare ancora oltre.Il vero capolavoro di Cord nacque nel 1936, e il suo nome era 810, mentre il design della vettura venne curato dal team di Gordon M. Buehrig e presentava una carrozzeria quasi completamente priva di cromature, con il baricentro così basso da non essere provvista di predellini di aiuto per accedere all’abitacolo, cosa che all’epoca invece, era molto comune. Il motivo del baricentro basso era dovuto all’albero di trasmissione che partiva dal propulsore andando ad azionare le ruote motrici poste in posizione avanzata rispetto a quest’ultimo, soluzione adottata anche da Citroën con la rivoluzionaria Traction Avant.Il design della carrozzeria, come già detto era moderno, armonioso, con parafanghi avvolgenti di tipo Ponton, termine che identificava quelle vetture dotate di quest’ultimi parzialmente o completamente integrati nella carrozzeria. Sempre all’interno dei parafanghi trovavano alloggio i fari a scomparsa, azionabili da un comando manuale dell’abitacolo, ed erano una vera novità per l’epoca, difatti questa soluzione divenne popolare solo negli anni 60, e dopo la 810, l’unica che li montò prima di tale epoca fu la DeSoto nel 1942.A livello meccanico la vettura adottava sempre la trazione anteriore ed era mossa da motore V8 prodotto dalla Lycoming Engines di 4730 CC e 170 cv che spingeva la 810 a oltre 160 km/h, mentre il cambio era un quattro marce. Alla presentazione il modello riscosse molto successo e, seguirono un gran numero di ordini, però ben presto si presentarono problemi di affidabilità che portarono velocemente ad un crollo della domanda. Cord tentò di risollevare le sorti del modello, rilanciando la 810 come 812, presentandola rivista in alcuni dettagli e affiancandola anche dalla versione Convertible, disponibile anche nella gamma del modello uscente, purtroppo anche questa mossa si rivelò vana, ed il marchio Cord scomparve nel 1937.Sebbene la casa di Connersville fosse scomparsa, la storia della 810/812 non si concluse nel 1937, infatti il progetto della vettura venne acquistato dalla Hupmobile, la quale stava attraversando un periodo di crisi profonda. Quest’ultima trovò nella Graham-Page l’alleato per produrre una vettura comune utilizzando come base di partenza l’avveniristica Cord e, da questa join-venture siglata nel 1939, nacquero rispettivamente la Hupmobile Skylark e la Graham-Page Hollywood, entrambe lanciate nel 1940. Anche questa volta l’anima della Cord non riuscì a riscattarsi, poiché entrambe le vetture si rivelarono un insuccesso e, questo fu da attribuire principalmente, ai ritardi nella produzione. Entrambe le vetture uscirono dai listini nel 1941, e sempre quell’anno terminò anche l’attività del marchio Hupmobile.

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Silvano Di Mattia

"È finita l'età in cui dicevano di dover rispondere solo al popolo italiano".

17/12/2018, 15:20

"È finita l'età in cui dicevano di dover rispondere solo al popolo italiano". Così Enrico Mentana a Circo Massimo su Radio Capital descrive la scelta del governo di passare da 2,4% di deficit a 2,04. Tuttavia, il governo, secondo il direttore del TgLa7, arriverà alle elezioni senza traumi: "La condizione in cui vivono le due forze di governo è ideale: la sfida interna riempie tutto il panorama politico e invade il vuoto dell'opposizione, approfittando del fatto che il Pd si guarda l'ombelico delle sue magagne interne e Forza Italia è appesa a un'improbabile desiderio di ritorno elettorale di Berlusconi. La verità vera è che così a maggio, alle Europee, rischiano di fare bottino pieno".E ancora, la mazzata a Berlusconi e Renzi: "Siamo entrati in una fase nuova. Se questi hanno il 60% stabilmente, nonostante non abbiano tirato fuori misure sostanziali", ragiona Mentana, "vuol dire che ci sono aspettative e credito. E che non ci sono alternative". Dunque, una battuta ancora su Salvini, travolto dalle polemiche per la stretta di mano domenica al leader della Curva Sud del Milan, Luca Lucci: "Ad oggi Salvini potrebbe andare a incontrare pure Jack lo Squartatore e gli verrebbe perdonato". E ancora: ""L'abbiamo visto per tutti: per Berlusconi, per Monti, per Renzi". E ancora, sull'ex premier democratico: "Ho visto due minuti della sua trasmissione, immagini stupende. Ma Renzi è nello stato di disgrazia", conclude tranchant Mitraglietta.

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