Scrivere che passione

Founder Junior

Ieri sera dopo il lavoro ho scritto un articolo di 15.000 battute per una rivista scientifica sulla narrazione, oggi a pausa pranzo ne ho scritto uno di 9.000 per un giornale di calcio e cultura. Avevo tempo? No. Non c'è mai il tempo. Era una settimana incasinata? Sì, molto. Ma penso che il tempo per scrivere, anche di cose che non riguardano strettamente il lavoro, bisogna trovarlo. Quando i più giovani mi chiedono consigli, rispondo sempre "allenatevi". Allenatevi a scrivere. A battere il tempo. A trovarlo. A farlo con urgenza. A farlo mentre arrivano le mail e le telefonate. Restando magari un'ora di più seduti davanti al computer. Vi servirà, nessuno ha mai finito una maratona senza allenarsi. Bisogna trovare il tempo di leggere e di scrivere, non c'è digital detox che tenga. Al massimo scrivete a penna, ma scrivete. E spaziate, perché tanto per citare il poeta sommo, "chi sa solo di marketing, non sa nulla di marketing".

Scrivere che passione

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Potete avvicinarvi all'atto dello scrivere con nervosismo, eccitazione, speranza, o anche disperazione, la sensazione cioè che non riuscirete mai a mettere sulla pagina quello che avete nella mente e nel cuore. Potete avvicinarvi a quell'atto con i pugni chiusi e gli occhi stretti, pronti a menare e a prendere nota dei nomi. Potete mettervici perché volete farvi sposare da una certa ragazza o perché volete cambiare il mondo. Mettetevici in qualsiasi modo, ma non alla leggera. Lasciatemelo ripetere: non dovete affrontare alla leggera la pagina bianca. Non vi chiedo di affrontarla con timore reverenziale o senza dubbi; non vi chiedo di essere politicamente corretti o accantonare il vostro senso dell'umorismo (pregate Iddio di averne uno). Questa non è una gara di popolarità, non sono i giochi olimpici della morale, non siamo in chiesa. Ma si tratta di scrivere, dannazione, non lavare la macchina o mettersi l'eyeliner. Se sapete prenderlo sul serio, abbiamo da fare insieme. Se non potete o volete, è ora che chiudiate il libro e vi dedichiate a qualcos'altro. Stephen King, On Writing

Scrivere che passione

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Ma di che cosa parla? Questa è la domanda che sta alla base di ogni storia. Bisogna essere in grado di spiegare ciò che stiamo scrivendo in modo chiaro con pochi passaggi, andare all'essenziale di ciò che abbiamo da raccontare. “Di che parla?” è la chiave, come dice Blake Snyder (autore di Save the cat! Manuale di sceneggiatura che consiglio a tutti quelli che scrivono), è la moneta di scambio. Se non siamo in grado di rispondere a questa domanda la nostra scrittura ha bisogno di chiarimenti. A chi ci ascolta - editor, editore, lettore - deve essere evidente quale sia la trama, il filo conduttore, l’appeal, l’utilità. Troppi autori o aspiranti tali non riescono a far comprendere di che cosa parleranno. Bisognerebbe condensarlo in un paio di righe, non di più. Scrive ancora Snyder: “Concentratevi solo su una frase, rispondete a questa: di che parla? Solo quando riuscirete a raccontarlo in modo efficace, svelto e creativo sarete in grado di incuriosirmi. Riuscirci prima di iniziare a scrivere vi aiuterà a migliorare la vostra storia".

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