" Se non ti fai notare, non hai nulla.
Devi solo farti notare,
ma l'arte è nel farsi notare naturalmente,
senza urlare e senza trucchi".
(Cit. Leo Burnett)
Oggi mi va di riflettere sul valore della scrittura.
Il valore intrinseco dell’atto di scrivere è incommensurabile per l’evoluzione dell’umanità ma – mi domando – il contenuto?
Chi scrive ci pensa?
Chi scrive si preoccupa di pensare a che cosa stia diffondendo?
Non dovremmo mai utilizzare la parola scritta con leggerezza, con noncuranza. Per denigrare o per raggiungere i nostri scopi.
Se lo facciamo snaturiamo l'atto di scrivere.
Voi cosa ne pensate al riguardo?
Perchè Nadia Toffa è stata una grande Giornalista
..Ho fatto questo mio mestiere proprio come una missione religiosa, se vuoi, non cedendo a trappole facili. La più facile, te ne volevo parlare da tempo, è il Potere. Perché il potere corrompe, il potere ti fagocita, il potere ti tira dentro di sé! Capisci?
Se ti metti accanto a un candidato alla presidenza in una campagna elettorale, se vai a cena con lui e parli con lui diventi un suo scagnozzo, no? Un suo operatore. Non mi è mai piaciuto. Il mio istinto è sempre stato di starne lontano. Proprio starne lontano, mentre oggi vedo tanti giovani che godono, che fioriscono all'idea di essere vicini al Potere, di dare del "tu" al Potere, di andarci a letto col Potere, di andarci a cena col Potere, per trarne lustro, gloria, informazioni magari. Io questo non lo ho mai fatto. Lo puoi chiamare anche una forma di moralità. Ho sempre avuto questo senso di orgoglio che io al potere gli stavo di faccia, lo guardavo, e lo mandavo a fanculo.
Aprivo la porta, ci mettevo il piede, entravo dentro, ma quando ero nella sua stanza, invece di compiacerlo controllavo che cosa non andava, facevo le domande" (Nadia Toffa, Le Iene). Questo è il vero spirito che dovrebbe avere chi esercita la professione del giornalista. Che ne pensate voi, #Camers?