Siamo fatti per comprendere Storie e guardare Immagini Lo dice la scienza. Le storie fanno parte della nostra vita (di tutti, non solo degli scrittori o aspiranti tali) perché hanno la medesima struttura della vita: inizio, svolgimento, fine. Le storie ci appartengono perché ci consentono di identificarci, stimolando a livello neuronale la stessa risposta di un’esperienza vissuta o di un’emozione provata. Costruire storie e immagini non presuppone per forza l’essere creativi ma allenarsi a comunicare secondo la modalità con cui, chi ci ascolta, capisce di più. Devi attuare un cambio di prospettiva che sicuramente sarà i suoi risultati (positivi). Mettiti nel panni di chi legge! Chi è, cosa sa, cosa cerca, che cultura ha, cosa vuoi che faccia, come deve sentirsi? E nel farlo pensa alla tua esperienza di lettore, sarà più facile, perché nella lettura ci assomigliamo tutti, credimi. Si scrive per COMUNICARE. Perciò un consiglio: Mettiti nei panni di chi legge e scrivi con intenzione e consapevolezza, con la cura che serve a proteggere una relazione importante, con la concretezza necessaria a stimolare un’azione.

Qual è la vostra MOTIVAZIONE? Alcuni scrivono perché sono animati dal desiderio di raccontare storie, svelare fatti, donare memoria a chi sarebbe dimenticato. Altri scrivono per desiderio di successo, per raggiungere il grande pubblico, per diventare autori famosi, per autografare le copie. Molti scrivono perché non ne possono fare a meno. Tanti per alleggerire la mente e il cuore. Per urlare, testimoniare, denunciare. Qualunque sia la motivazione siatene consapevoli e valutate quanto possa essere forte per voi.

Che cos’è e a cosa serve la Piramide Narrativa

Essere in balia della “smania scrivens”, se da una parte asseconda la nostra parte più istintiva e creativa, dall’altra potrebbe inficiare seriamente l’organizzazione di tutti gli elementi della storia da scrivere. Può essere utile, quindi, ricorrere ad alcuni strumenti come la piramide narrativa.