Scrivere che passione

Founder Junior

Vi auguro un Natale di Meraviglia

2018-12-25 14:42:17

« Tutto è ormai una corsa. Si vive senza più fare attenzione alla vita. Si dorme e non si fa caso a quel che si sogna. Si guarda solo la sveglia. Siamo interessati solo al tempo che passa, a farlo passare, rimandando al poi quel che si vorrebbe davvero. Sul "poi", non sull'"ora", si concentra l’attenzione. Nelle città in particolare la vita passa senza un solo momento di riflessione, senza un solo momento di quiete che bilanci la continua corsa al fare. Ormai nessuno ha più tempo per nulla. Neppure di meravigliarsi, di inorridirsi, di commuoversi, di innamorarsi, di stare con se stessi. Le scuse per non fermarsi a chiederci se questo correre ci fa più felici sono migliaia e, se non ci sono, siamo bravissimi a inventarle ». Tiziano Terzani, Un altro giro di giostra (2004)

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Il reporter dell’anno Claas Relotius inventava tutto: smascherato dal Der Spiegel

2018-12-22 13:43:15

Fake news: come difendersi dall’immondizia di informazioni che riceviamo ogni giorno? Questa notizia, apparentemente “innocua” la dice lunga su come il giornalismo ormai sia un grande contenitore di falsità. Il 3 dicembre ha ricevuto il premio di reporter dell’anno, una delle massime onorificenze del giornalismo tedesco, per un reportage su un giovane profugo siriano, convinto di aver scatenato la guerra civile nel suo Paese con uno scherzo da bambini. Una storia pubblicata dal settimanale Der Spiegel, e premiata dalla giuria di Berlino, così la motivazione, per «l’inaudita leggerezza, densità e rilevanza, che non fanno mai trasparire quali siano le fonti». E oggi si capisce anche perché: il reportage di Claas Relotius, 33 anni, dal 2011 collaboratore del più autorevole settimanale tedesco, e dal 2014 suo redattore, si era in realtà inventato tutto: interviste, descrizioni, luoghi, tutto falso.Relotius che già 4 anni fa era stato premiato dalla Cnn per i suoi articoli, usciti sulle edizioni cartacee e online dei principali quotidiani e magazine tedeschi e svizzeri, oltre che per l’inglese Guardian, ha pubblicato complessivamente in questi anni 55 articoli sullo Spiegel. Per diversi giorni Relotius aveva provato a negare le accuse, ma che infine il 13 dicembre ha ammesso di aver falsificato le sue storie per la «tendenza — come ha detto — a voler avere il controllo sulle storie che scrivo». «Più avevo successo e più sentivo la pressione di non poter fallire» Lo Spiegel intende ora fare un fact-checking di tutti gli articoli di Relotius per smascherarne le parti inventate, in un’operazione-verità i cui risultati saranno resi noti sul sito del giornale e i social. Anche perché, come ha osservato il vicecaporedattore del settimanale, Dirk Kurbjuweit «adesso saremmo classificati all’interno del dibattito pubblico sulle fake news, e con questo dovremo confrontarci».

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Tiziano Terzani: l'eredità che ci lascia un giornalista con la "G" maiuscola

2018-12-21 13:22:23

Un giornalismo come “modo di vivere” e non come semplice mestiere, quello praticato per decenni da Tiziano Terzani, giornalista e scrittore toscano scomparso quattordici anni fa lasciandoci un patrimonio di libri, ricerche, osservazioni giornalistiche di grande spessore.

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