La vita è una sola.
Abbiamo solo questa.
Spesso alcune persone umiliano e deridono altre.
Mi domando quale sia il gusto.
Hanno un ricavato monetario per fare ciò?
Perché non credo che individui, ormai maturi,
che dovrebbero aver raggiunto una certa maturità,
siano realmente “cresciuti”.
Vedo spesso, troppo spesso, genitori
umiliare i figli, deriderli, cercare di affondarli
senza una ragione apparente.
Ciò nonostante questi comportamenti non dovrebbero comunque averli.
Se disapprovano qualcosa che dicono o fanno o non dicono o non fanno i figli dovrebbero avere la maturità di parlarne.
Mi vergogno per loro.
Io sono solo una figlia, ma mi vergogno terribilmente per questi individui che sono tanto alti nella loro arroganza da non vedere quanto sono piccoli e insignificanti.
Ci sono persone che non riescono ad avere figli e sarebbero tanto migliori di queste nullità come genitori.
Com’è strana questa vita....
Ogni essere umano non è solo uno.
Ognuno di noi può aver bisogno di contraddirsi, di avere più sfaccettature.
Perché si ha bisogno di ciò?
Chissà se anch’io mi sto contraddicendo senza saperlo....
Sono convinta che le persone cerchino, a prescindere, un modo per stare meglio con loro stesse e con gli altri.
Tuttavia in alcuni momenti, più o meno lunghi, ci si nasconde dietro ad illusioni per non affrontare ciò di cui si ha paura.
È bene o è male agire così?
Non si può essere negli esatti panni dell’altro per poter valutare adeguatamente cosa sarebbe meglio fare, come sarebbe meglio agire.
Si può fornire un parere (se richiesto) e talvolta sfugge anche se non richiesto.
Ma chi siamo noi per giudicare gli altri e le loro azioni e/o condotte?
Non abbiamo una sfera magica che vede e sà ogni cosa, soprattutto cosa agita l’animo di costui o costei che si affligge e si nasconde.
Allora perchè continuiamo a fornire opinioni, suggerimenti, consigli o giudizi, anche talvolta non richiesti?
Forse perché pensiamo che la persona ci cerchi e ci parli perché, più o meno consapevolmente, voglia un nostro parere, e questo ci fa sentire autorizzati ad esprimerci?
Sarebbe tutto più semplice se fossimo più sinceri, innanzitutto con noi stessi.
Perché cerchiamo una o più persone per confidarci?
Desideriamo davvero che questa persona ci ascolti non proferendo parola? Oppure ciò che realmente vogliamo è che ci ascolti dandoci la forza, con le sue parole, di vedere ciò che comunque intimamente già sappiamo e che ci dia il coraggio di affrontare i terremoti che dovremmo vivere nella realtà qualora decidessimo di cambiare la situazione che ci affligge?
Se fossimo più sinceri, almeno con noi stessi, tutte queste energie le investiremmo in altro anziché sprecarle.
Questo però è un aspetto della condizione umana.
Ciò che mi verrebbe da dire è che nonostante gli squilibri interiori che ognuno di noi può avere in alcuni periodi della propria esistenza, non si può pretendere di far tacere le persone con le quali parliamo.
Occorre il giusto rispetto, da ambo le parti.
Ognuno ha i propri tempi, anche per imparare. Ciò però non significa che sia giusto approfittare della situazione.
Occorre riflettere ed essere onesti con se stessi. Poi le opinioni altrui possono essere giuste in quel momento oppure no.
Fondamentale siamo sempre noi a valutare se accettare di fare dei cambiamenti nella nostra vita, anche in seguito alle conversazioni con le persone con le quali ci confidiamo.
Generalmente le persone sono libere di aprirsi o meno con qualcuno. Se lo fanno non credo sia giusto pretendere che queste ultime tacciano.
Nel caso che non si desideri ascoltare le parole offerte, si può evitare di confidarsi, oppure continuare ad agire come in definitiva di è sempre fatto.
Allora perché, mi domando, si sente la necessità di esternare questo disagio?
Forse perché si desidera che la situazione che si vive cambi?
Maggiore sincerità continuo a dire, almeno con noi stessi.
Un briciolo di questa farebbe vivere meglio i rapporti interpersonali “esterni” alla situazione che ci fa star male, e le parole offerteci potrebbero alleviare, almeno in parte, il dolore che possiamo provare.
In fondo dei conti...siamo sempre noi a decidere come agire e/o reagire alle situazioni che viviamo.