Cosimo Damiano Delcuratolo

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere cosi come sei. Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un opera di teatro, che non ha prove iniziali: canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca senza applausi.

Cosimo Damiano Delcuratolo

La storia intensa e indelebile di un bambino coraggioso e della sua battaglia per abolire la schiavitù e il lavoro minorile. Un esempio sempre attuale. Nel piccolo villaggio pakistano, frotte di bambini giocano a rincorrersi, spensierati come è giusto che siano i bambini. Iqbal li vede dal finestrino del furgone che lo sta riportando a casa, al tramonto. Un tempo quei giochi erano anche i suoi, prima che la sua famiglia lo cedesse a un fabbricante di tappeti per saldare un debito di dodici dollari contratto dal fratello maggiore per sposarsi. Sono trascorsi sei anni da quel giorno e da allora è uno schiavo, insieme a tanti bambini come lui. Ma Iqbal è diverso, in lui c’è una scintilla che niente riesce a spegnere. Così, dopo un tentativo fallito e pagato a caro prezzo, riesce finalmente a fuggire. Ha un solo obiettivo in testa, un sogno: far sapere al mondo cosa succede in Pakistan, liberare tutti i bambini dalla schiavitù. Una storia intensa, commovente, impossibile da dimenticare.

Cosimo Damiano Delcuratolo

Molto: condiziona il comportamento di una persona su tre. Emerge da uno studio di quattro università spagnole: la Carlos III di Madrid e quelle di Barcellona, Tarragona e Saragozza. A 541 volontari è stato chiesto di decidere come affrontare alcune situazioni scegliendo tra diverse opzioni che comportavano collaborazione o, al contrario, competizione con altri e la possibilità di privilegiare i propri interessi oppure quelli collettivi. Analizzando le decisioni con un algoritmo sono emerse quattro categorie di persone: gli invidiosi, che vogliono sempre prevalere sugli altri, risultando migliori di loro, anche a costo di ottenere di meno. Gli ottimisti, convinti di saper scegliere l’opzione migliore per tutti. I pessimisti, che scelgono il male minore, vedendo risvolti negativi in ogni possibilità. Infine, i fiduciosi, che propendono sempre per il gioco di squadra senza curarsi dei risultati. RIVALITÀ. Il 60% degli individui si distribuisce equamente tra ottimisti, pessimisti e fiduciosi (20% per ogni categoria), mentre il 10% ha fatto scelte tanto varie da non poter essere classificato. La categoria degli invidiosi è la più affollata: vi rientra il 30% delle persone.

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