PLAYSTATION 5 È GIÀ PRENOTABILE IN SVEZIA E COSTA SUI 1000 EURO!
Nonostante Sony non abbia ancora annunciato ufficialmente la data di uscita di PlayStation 5, il negozio svedese MediaMarkt è uno dei primi store al mondo ad aprire i preorder di PS5: la console next gen di Sony viene venduta a più di 1000 euro!
Nella scheda presente tra le pagine del negozio svedese, per poter portarsi a casa una fiammante PS5 occorre investire la bellezza di 9.999 Corone, corrispondenti a circa 1.050 dollari americani o a 950 euro. Come spesso avviene in questi casi, si tratta naturalmente di un prezzo prelancer utilizzato dalle catene commerciali nell'attesa di ricevere la data e il prezzo di listino consigliato del produttore. Pur sembrano eccessivi per una console casalinga, i 950 euro necessari per prenotare una PlayStation 5 potrebbero non discostarsi troppo dal prezzo di lancio della console, o almeno questo è quanto ipotizzano gli analisti di settore come Michael Pachter ritenendo, seppur come una mera provocazione, come Sony possa spingersi fino agli 800 euro per il prezzo di PS5. La necessità di fronteggiare l'agguerrita concorrenza di Nintendo e Microsoft, ma anche di Google qualora il progetto in game streaming di Stadia dovesse riscuotere il successo sperato dal colosso di Mountain View, spinge però la stragrande maggioranza degli analisti e degli addetti al settore a ritenere più probabile che Sony decida di commercializzare PS5 ad un prezzo non troppo distante dai 500 euro.
L'App si prepara a cambiare con due importanti novità. La prima è un sistema che permetta l'utilizzo della chat senza connessione e grazie ad una versione per pc autonoma da smartphone; l'altra la possibilità di usare lo stesso account su diversi dispositivi.Pronti per il nuovo aggiornamento?
LEONI DA TASTIERA: "DISAGIO SOCIAL" E RISCHI
Dai migranti ai carabinieri, solo per rimanere agli ultimi fatti di cronaca, le affermazioni di odio aumentato sempre più numerose sulla rete. Ma hanno precise conseguenze per la nostra legge. Divulgare sui social network, nei blog e su internet in generale frasi che incitano alla discriminazione o a commettere violenze per motivi religiosi, etnici o razziali significa commettere dei reati previsti dalla cosiddetta legge Mancino (legge 205/93).
Se i discorsi di odio diffondono idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico il reato è punito con la reclusione fino a tre anni. Per integrarlo basta scrivere commenti che incitino all'odio per motivi discriminatori. La norma vuole scongiurare reazioni a catena, il diffondersi di idee violente fondate sulla superiorità o sull'odio razziale.
Se si incita a commettere violenze per motivi razziali, etnici o religiosi il reato è punito con la reclusione da 6 mesi a quattro anni. Scrivere commenti o post sui social network in cui si invitano gli altri a commettere violenze per motivi razziali, etnici o religiosi può integrare questo delitto.La legge prevede, oltre alla pena, possibili sanzioni accessorie che vanno dai lavori di pubblica utilità alla sospensione della patente di guida fino all'obbligo di rientrare a casa entro una certa ora e al divieto di propaganda politica.Si tratta di reati di pericolo concreto procedibili d'ufficio cioè che non occorre ad esempio che gli atti di violenza siano commessi ma che vi sia il pericolo di diffusione concreta dell'odio e della realizzazione di piani criminali fondati sulla discriminazione.
L'incitamento all'odio deve però fare nascere e alimentare negli altri lo stimolo che spinge all'azione di discriminazione.
Chiunque può far avviare un procedimento penale per questi reati, non è necessaria la querela di parte.
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