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Con iOS 13 Spotify ha finalmente potuto aggiornare la propria app introducendo il supporto a Siri con i comandi vocali. Gli utenti di iPhone e iPad possono adesso lanciare la riproduzione musicale via voce anche con il servizio europeo, proprio come hanno fatto fino ad oggi con tutta tranquillità gli abbonati ad Apple Music. Dopo aver aggiornato l'app gli utenti possono richiamare Siri sul dispositivo e chiedere al device di riprodurre un album o una canzone aggiungendo alla fine della richiesta "con Spotify". Il supporto di Siri è possibile grazie a SiriKit, (che può essere utilizzato dalle app multimediali) presente anche sulle AirPods connesse al dispositivo che può essere esteso via AirPlay anche ad Apple CarPlay e HomePod. Sugli iPhone e gli iPad con iOS 13 Spotify potrà attivare la funzionalità proprietaria di risparmio energetico quando nel device è impostata la Low Data Mode.

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Google mette fretta ai produttori di smartphone e tablet: a breve i nuovi device non verranno più certificati se non avranno Android 10 preinstallato. La data di scadenza è vicinissima: 31 gennaio 2020! Dal primo febbraio 2020, tutti gli smartphone e i tablet di nuova produzione non potranno più avere Android 9 ed non essendo certificati da Google quindi non potranno più uscire di fabbrica con le app preinstallate. Ma perché?! L’ultima versione di Android integra diverse novità in fatto di sicurezza e controllo della privacy come la possibilità di gestire in modo molto dettagliato le autorizzazioni concesse alle singole app. Le vecchie versioni del robottino verde, invece lasciano molto più libere le app di raccogliere dati dell’utente e usare lo smartphone un po’ come vogliono. Le recenti e tassative ripetute, scoperte di decine e decine di app pubblicate sul Play Store (vedere nei post precedenti le app con spam e virus nascosti e segnalati) che non seguivano le policy di Google hanno messo in allarme sia gli utenti che la stessa Big G. Obbligare tutti a usare Android 10 prima possibile, può sembrare una forzatura ma almeno tutela un po’ di più la sicurezza e la privacy degli utenti.

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BLIND una console di videogiochi pensata per i non vedenti e gli ipovedenti, startup completamente Italiana, funziona così: c'è un joystick, che ricorda quelli della vecchia Wii, da connettere al cellulare, capta i movimenti di braccia e mani di chi lo utilizza e restituisce un feedback tattile attraverso la sua IA (intelligenza artificiale) con delle particolari vibrazioni che vanno a simulare il contatto con gli oggetti e i vari elementi virtuali. Invece il suono stereofonico permette di capire come è fatto l’ambiente all’interno del quale si è immersi. Al progetto collaborano l'Associazione pro retinopatici ed ipovedenti (Apri) e l'Unione italiana ciechi e ipovedenti (Uici), testando i giochi per garantire che siano adatti. Per ora non c'è una data d'uscita per Blind Console, solo un prezzo, ipotetico, di 250 euro circa per l'hardware e un pacchetto di giochi, che verrebbero venduti nel mercato tiflotecnico (dei prodotti per non vedenti). L'applicazione, invece, sarà disponibile sugli store di Android, per cui è già stata realizzata la demo in apk, e iOS.

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