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Equazioni parametriche
Buonasera cari amici, questa volta vi propongo un esercizio per gli studenti degli Istituti Superiori. Nel corso dello svolgimento vi spiego il motivo del titolo.
Applichiamo le proprietà delle potenze per cui
2^3-x=2^3/2^x
e poniamo 2^x=t (t diventa il parametro)
L’equazione di partenza sarà allora
t^2-9t+8=0
che ammette le due radici
t1=8 e t2=1
Allora 2^x=8 quindi x=3
e 2^x=1 quindi x=0.
Se qualcosa non è chiaro potete contattarmi qui
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Geometria per tutti
Buona domenica amici, manteniamo la mente allenata con questo esercizio di geometria.
L’area in questione è ovviamente quella viola che rappresenta un triangolo rettangolo in cui il cateto è a sua volta ipotenusa e diagonale del rettangolo composto da tre quadrati di lato a. Indichiamo allora con A,B e C i vertici del triangolo e calcoliamo prima di tutto l’ipotenusa
AC=radq(3a)^2+a^2=a radq10
Detto H il punto d’intersezione tra l’ipotenusa AC e il lato del secondo quadrato risulta chiaramente che
HC=2/3 a radq10 e
HK=1/3 a radq10
I triangoli ABC e HKC sono simili quindi possiamo scrivere la proporzione
AB:HK=AC:HC e
AB=(1/3 a radq10 * a radq10)/ 2/3 a rad10=1/2 a radq10
Pertanto l’area richiesta è
A= (AC*AB)/2= 5/2 a^2
Se qualcosa non è chiaro potete contattarmi qui.
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FISICA PER LA PACE 🏳️🌈
L'idea di fondare il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare, contro il parere di grandi e influenti fisici americani (come Isidor Rabi) e finanche europei (come Niels Bohr) è stata anche e soprattutto di un fisico italiano, Edoardo Amaldi: uno dei ragazzi di via Panisperna che, tra il 1934 e il 1938, sotto la direzione di Enrico Fermi, avevano fatto di Roma la capitale mondiale della fisica nucleare.
Amaldi fu una lucida mente politica, che ha dato un contributo decisivo e decisamente originale alla ricostruzione della fisica e, più in generale, della scienza in Italia e in Europa. Ebbene, l’idea “politica” di Edoardo Amaldi ha avuto sempre come riferimento la “fisica della pace”. Finita la guerra e constatata la grande catastrofe che fascismo e nazismo avevano prodotto sia in seno alla comunità scientifica, sia italiana sia europea, Edoardo Amaldi si dedicò infatti alla ricostruzione, del paese e del continente. In Italia puntò sul lavoro coordinato di tutti i fisici sparsi per il paese su pochi progetti di eccellenza, dando vita a un esperimento organizzativo inedito a scala mondiale: un istituto a rete, l’Istituto Italiano di Fisica Nucleare (INFN).
In Europa puntò su un grande laboratorio comune, il CERN appunto, con una strategia – mettersi tutti insieme, unendo le forze economiche e cognitive – con due obiettivi: reggere il confronto con la nuova superpotenza scientifica mondiale (gli Stati Uniti) e costruire un solido ponte di pace tra i popoli europei.
Ma l’impegno di Amaldi non si esaurì in questo. Fu ancora lui, per esempio, a promuovere lo sforzo comune europeo nello spazio che portò alla nascita dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). E fu ancora lui a promuovere, nel nostro paese, la nascita dell’Unione Scienziati Italiani per il Disarmo (USPID), in stretto contatto con le Pugwash Conferences. Per Amaldi l’eccellenza scientifica costituisce la malta migliore per costruire ponti per la pace.»