Ad Angelica Palli, poesia di Alessandro Manzoni
Prole eletta dal Ciel, Saffo novella
che la prisca Sorella
di tanto avanzi in bei versi celesti
e in santi modi onesti,
canti della infelice tua rivale,
del Siculo sleale
nello scoglio fatal, m'attristi; ed io
ai numeri dolenti
t'offro il plauso migliore, il pianto mio.
Ma tu credilo intanto ad alma schietta,
che d'insigne vendetta
l'ombra illustre per te placata fora,
se il villano amator vivesse ancora.