Maria Domenica
Poesia "Funere mersit Acerbo" di Giosuè Carducci O tu che dormi là su la fiorita collina tosca, e ti sta il padre a canto; non hai tra l'erbe del sepolcro udita pur ora una gentil voce di pianto? È il fanciulletto mio, che a la romita tua porta batte: ei che nel grande e santo nome te rinnovava, anch'ei la vita fugge, o fratel, che a te fu amara tanto. Ahi no! giocava per le pinte aiole, e arriso pur di vision leggiadre l'ombra l'avvolse, ed a le fredde e sole vostre rive lo spinse. Oh, giù ne l'adre sedi accoglilo tu, chè al dolce sole ei volge il capo ed a chiamar la madre.
Maria Domenica
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Maria Domenica