Benedetto Neroni

Business & Finanza

Forex: analisi fondamentale di scenario

2019-06-06 16:35:13

Da un punto di vista tecnico, la giornata di ieri ha visto i principali rapporti di cambio spingere il dollaro al ribasso fino ai primi livelli di resistenza di medio termine, in un trend di fondo che appare ancora favorevole al dollaro, ma che potrebbe invertire nel caso di violazione..

Benedetto Neroni

Business & Finanza

Se fosse una gara a chi fa più la colomba, questa settimana l’avrebbe vinta il capo della Fed Jay Powell, che martedì a Chicago si è detto pronto ad abbassare i tassi. Mario Draghi, due giorni dopo, si è limitato a spostare in avanti nel tempo, almeno dopo metà del 2020, una possibile mossa sui tassi, che nel vecchio continente sono già in territorio negativo, -0,4% quelli applicati ai depositi delle banche presso la Bce. Chi si aspettava novità clamorose, come ad esempio un accenno alla possibilità di ricominciare ad acquistare titoli dopo la fine ufficiale del QE il 31 dicembre scorso, o come l’annuncio di spingersi ancora di più in territorio negativo con il costo del denaro, è rimasto deluso. E infatti l’euro ha reagito con un’impennata, portandosi in vista di 1,13 contro dollaro, per poi in parte rientrare, mentre il mercato obbligazionario ha risposto con prezzi in calo e rendimenti in rialzo, incluso ovviamente lo spread italiano rispetto al rendimento del Bund tedesco. DRAGHI PREFERISCE NON SPARARE SUBITO TUTTE LE CARTUCCE Si può osservare che Powell è reduce da una spettacolare inversione a U – a dicembre prometteva quattro rialzi nel 2019 per passare dopo Natale alla famosa ‘pazienza’ – seguita nei giorni scorsi da altrettanto spettacolari testacoda, che hanno portato il mercato a iniziare il conto alla rovescia sul prossimo calo del costo del denaro negli Stati Uniti. Draghi invece ha mantenuto la rotta, limitandosi ad aggiustamenti coerenti con un’economia europea che fa molta fatica a ripartire e con un’inflazione europea che non ne vuol sapere di rialzare la testa. Ma evidentemente preferisce tenersi le non molte cartucce che gli sono rimaste, a differenza della Fed, per spararle in caso di vera emergenza, come un ritorno della recessione o una nuova grave crisi del debito. E PREPARA IL TERRENO AL SUO SUCCESSORE Quindi, almeno per ora, la Bce si limiterà a ricomprare man mano che vengono a scadenza i titoli accumulati durante gli anni del QE e a stimolare ancora di più le banche a finanziare le imprese e le famiglie con prestiti a condizioni eccezionalmente agevolate. Sembra un atteggiamento molto responsabile, anche perché l’italiano, protagonista del salvataggio dell’euro nel 2012, tra meno di 5 mesi passerà la mano, e non intende lasciare al suo successore un bazooka completamente scarico. Le stime sulla crescita economica e sull’inflazione sono sostanzialmente le stesse, entrambe in lieve crescita da qui al 2021 ma non molto sopra il livello dell’1%. Che stia preparando il terreno al lavoro del suo successore ancora senza volto e senza nome, Draghi lo ha fatto capire chiaramente nella conferenza stampa che ha seguito la riunione tenuta a Vilnius in Lituania. LA PROSSIMA MOSSA PUÒ ESSERE AL RIBASSO Infatti, in maniera abbastanza inconsueta il capo della Bce ha rivelato ai giornalisti che “diversi membri”, nel corso della riunione hanno sollevato la possibilità di un ulteriore taglio dei tassi, mentre altri hanno accennato alla possibilità di far ripartire gli acquisti netti di titoli, sospesi dopo la fine del QE. E a una domanda precisa, vale a dire se fosse più probabile che la prossima mossa sui tassi della Bce sia un rialzo piuttosto che un ribasso, la risposta di Draghi è stata un asciutto “No”. Insomma, rispetto a marzo la situazione in Europa non è migliorata, ma neppure peggiorata al punto di dover correre a misure straordinarie di emergenza. Anche perché, a differenza che in America, qui ormai le elezioni ci sono state, e non c’è un Presidente che ha bisogno di farsi tirare la volata per vincere nel 2020.

Benedetto Neroni

Business & Finanza

Bitcoin e Fisco: novità clamorosa dell'agenzia delle Entrate !!!

2019-06-06 15:41:30

A seguito dell'approvazione del provvedimento del 10 aprile 2019, relativo all'istruzione del modello dei redditi persona fisica, è stata introdotta una importante novità in tema di monitoraggio fiscale delle valute virtuali. Dopo che l'anno scorso gli operatori hanno tribolato ad inventarsi...

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