Benedetto Neroni

Business & Finanza

Unicredit (MI:CRDI) ha aumentato all’8,848% la sua quota detenuta nel capitale di Mediobanca (MI:MDBI) con diritto di voto, ma potrebbe superare il 10% nel caso in cui venissero incorporati i derivati. Secondo il Sole 24 Ore, che cita la comunicazione Consob, “quella potenziale arriva al 10,117%. Balla un 1,269% in derivati: c'è una posizione lunga dell'1,079% con consegna fisica di azioni a scadenza e una dello 0,19% con pagamento in contanti. La segnalazione a Consob risale al 27 giugno e UniCredit ha precisato che si tratta di posizioni derivanti da ordinarie operazioni con finalità di copertura del rischio". Sempre secondo il quotidiano finanziario, il superamento del 10% farebbe “scattare la necessità dell'autorizzazione Bce”. Il quotidiano di Confindustria riporta che "i derivati avrebbero scadenze comprese tra settembre 2019 e settembre 2022". L'istituto ha fatto sapere che le operazioni che hanno comportato il superamento della soglia del 10% "in nessun modo sono dirette ad acquisire azioni Mediobanca a titolo di stabile partecipazione". La notizia si aggiunge alla comunicazione arrivata ieri dalla banca milanese in cui si annunciava l’avvio di una seconda operazione di cessione di azioni ordinarie Fineco corrispondente al 18,3% del capitale societario. L’operazione rientrava nell’ambito delle misure annunciate lo scorso 7 maggio per raggiungere l’obiettivo della parte superiore dle buffer di 200-250pb del CET1 ratio sui requisiti patrimoniali entro fine 2019 attraverso la vendita di alcuni assets. A Milano, intanto, il titolo UniCredit (MI:CRDI) cede lo 0,85%, in un contesto difficile per i titoli finanziari. Il FTSE Italia All Share Banks perde quasi l’1%, sottoperformando il Ftse Mib. Tra i titoli peggiori troviamo Banca IFIS (MI:IF) (-3%), la stessa FinecoBank (MI:FBK) che cede oltr eil 2% insieme a Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) che ferma il suo rally dei giorni scorsi. Cede oltre l’1% Banco Bpm (MI:BAMI), mentre restano negative anche Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Bper Banca (MI:EMII), Illimity Bank e Ubi Banca (MI:UBI). IN SERATA VEDREMO COME QUESTE MANOVRE SPECULATIVE CONDIZIONERANNO I PREZZI DELLE PRINCIPALI BANCHE ITALIANE, UNICREDIT ED INTESA SAN PAOLO IN PRIMIS...QUINDI STAY TUNED...CONTINUA

Benedetto Neroni

Business & Finanza

Qualcuno qui su CAM TV (e non solo) aveva messo in guardia, diramando molteplici avvisi ai naviganti, contro i rialzi fake (gonfiati) delle azioni DEUTSCHE e COMMERZABANK quando, qualche mese fa, era stata annunciata una fusione - poi non realizzata - fra i due istituti di credito tedeschi la quale, a dire dei soliti acchiappagonzi, avrebbe risolto tutti i problemi debitori del comparto bancario teutonico. IL CHE' VA CONTRO TUTTE LE LEGGI DELL'ECONOMIA E DELLA SEMPLICE ARITMETICA: COME SI PUO' OTTENERE UN SALDO POSITIVO SOMMANDO DUE SITUAZIONI (GRAVEMENTE) DEBITORIE ? Eppure, nonostante i miei moniti, sono sicuro che qualche gonzo avrà comprato le azioni Deutsche e/o le azioni Commerzabank...purtroppo alcune persone non ascoltano e non imparano MAI...Qui l'articolo completo: http://www.ilgiornale.it/news/economia/deutsche-bank-crolla-borsa-piano-non-piace-mercato-1723301.html

Benedetto Neroni

Business & Finanza

Unicredit, una cessione che lascia perplessi

09/07/2019, 07:50

UniCredit ha completato la cessione di circa 111,6 milioni di azioni detenute in FinecoBank, per un quantitativo pari a circa il 18,3% del capitale della compagnia. I dettagli della cessione sono riportati da: https://www.soldionline.it/notizie/azioni-italia/unicredit-cessione-azioni-finecobank?cp=1

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