Il Mar Rosso è oggi una celebre meta turistica: Sharm el-Sheikh e Marsa Alam, infatti, sono solo alcune delle rinomate località che si affacciano su questo Mare. Ma perché il Mar Rosso si chiama così? La risposta più accreditata è eminentemente biologico-scientifica.
In determinati condizioni climatiche, infatti, nel Mar Rosso si riproduce una particolare alga chiamata Trichodesmium erythraeum che, al momento della sua massima proliferazione, dà vita a macchie rosso-brune molto estese sulla superficie dell'acqua.
Accanto a questa teoria ne esiste un'altra di natura puramente etimologica. Il Mar Rosso, infatti, compare anche nell'antico Testamento e precisamente nel Libro dell'Esodo, dove si narra che fu proprio questo il mare di cui Dio aprì le acque per consentire agli ebrei in fuga di fuggire, capitanati da Mosé. In questa circostanza tale massa d'acqua è chiamata yam suph, che gli inglesi traducono come "sea of reeds", ovvero mare di canne. Mar Rosso, quindi, altro non sarebbe che un errore etimologico: un'errata traduzione in cui "reed" (canne) è diventato, semplicemente, "red" (rosso).
sapete Perché l’Italia centrale è a più alto rischio sismico?
2018-06-22 06:48:47
L’Italia è una delle zone maggiormente colpite da terremoto del Mediterraneo. Il motivo? La sua particolare posizione geografica, nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica.
Ad elevato rischio sismico è, in particolare, la zona del Centro Italia: qui, infatti, si localizzano diverse faglie o strutture sismogenetiche attive. Per lunghi periodi movimento delle faglie può essere quasi impercettibile, con terremoti di bassa magnitudo che danno origine alla cosiddetta “sismicità di fondo”. A volte, però, il movimento si scarica con forza maggiore perché il tratto di faglia che si rompe è più grande.
Quella dell’Italia centrale è una zona ad elevata sismicità storica. In questa zona i grandi terremoti sono attesi e noti fin dal Dodicesimo secolo. Tristemente famosa è la serie dei 3 terremoti del 1639, 1646 e 1703.
Il massimo terremoto locale è datato 7 ottobre 1639 (Amatrice, Io 9-10 MCS, Mw 6.2). Il sisma devastò Amatrice e le località circostanti (Montereale, Accumoli e contado aquilano) con caratteristiche che ricordano in maniera impressionante il terremoto del 2016.
Quello del 1639 potrebbe essere considerato un gemello del terremoto che il 24 agosto del 2016 ha colpito ancora la cittadina.
passione del sapere.. sapete Cos'è lo sciame sismico?
2018-06-22 06:48:03
Per sciame sismico si intende una sequenza di scosse sismiche di lieve e media intensità che si sviluppano in una determinata zona e in in un arco di tempo piuttosto dilatato: le scosse di uno sciame sismico, in particolare, si sviluppano in assenza di un evento principale più intenso.
Ecco perché lo sciame sismico non è da confondersi con le cosiddette "scosse di assestamento" che, solitamente, seguono una scossa iniziale di più forte intensità.
Ma a cosa è dovuto uno sciame sismico? Perché a volte la terra continua a tremare? La spiegazione è da ritrovarsi nella fenomenologia stessa del terremoto: un sisma altro non è che una liberazione di energia nella crosta terrestre, che avviene quando va a rompersi l'equilibrio che tiene unite alcune delle parti che la compongono. In parole più semplici, quando avviene un terremoto, parte della crosta terrestre si rilassa scaricando energia. Può accadere che quest'energia appena rilasciata vada ad intaccare volumi di roccia adiacenti, volumi che potrebbero a loro volta trovarsi in equilibrio precario, scatendando a loro volta un evento sismico.
E' questo il meccanismo che dà vita un vero e proprio contagio sismico, fenomeno che potrebbe essere alla base delle scosse che hanno colpito (e continuano a colpire) l'Italia centrale da agosto 2016. Uno sciame sismico non è prevedibile poiché non è altrettanto prevedibile capire in che modo avvenga il contagio e quanto tempo ci mette l'energia a passare da un'area ad un'altra.
Questo è il motivo per il quale uno sciame sismico, purtroppo, può durare anche mesi o, addirittura, anni.