Il Presidente della Repubblica italiana è un organo monocratico: il suo compito fondamentale è quello di garantire il rispetto della Costituzione e rappresentare l’unità nazionale.
Il Presidente della Repubblica, altrimenti definito Capo dello Stato, ricopre un ruolo istituzionale molto importante di imparzialità, garanzia, moderazione e controllo sul corretto funzionamento delle istituzioni.
In Italia, l’elezione del Presidente della Repubblica prevede un percorso specifico: ai sensi dell’Art. 83 della Costituzione, il PdR è eletto dal Parlamento; all’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione al fine di assicurare un’adeguata rappresentanza. L’elezione vera e propria avviene tramite scrutinio segreto una volta raggiunta la maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.
La sede per la votazione è la Camera dei deputati a Palazzo Montecitorio, Roma. La carica dura sette anni, in modo tale che un Presidente non possa essere rieletto dalle stesse Camere, che godono invece di un mandato quinquennale.
sapete Quali sono i poteri del Presidente della Repubblica?
2018-06-21 16:41:30
I poteri e le facoltà del Presidente della Repubblica sono contenuti nell’Art.87 e 88 della Costituzione: le attribuzioni del PdR vengono classificate in base ai tre poteri istituzionali, ossia potere legislativo, esecutivo e giudiziario.
Il Capo dello Stato si fa garante della Costituzione nei confronti del Parlamento: può sciogliere una o entrambe le Camere, deve indire le elezioni per le nuove Camere, può inviare messaggi alle Camere, promulgare le leggi del Parlamento e rinviare le leggi alle Camere.
Per quanto riguarda i rapporti col Governo, il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio, emana atti aventi valore di legge, nomina funzionari dello Stato (ad esempio il Consigliere della Corte dei Conti) e comanda le Forze armate.
Essendo garante della Costituzione anche nei confronti della Magistratura, il Capo di Stato presiede il Consiglio superiore della magistratura, può concedere grazie e commutare pene.
In qualità di rappresentante dell’unità nazionale, il Presidente della Repubblica può conferire onorificenze della Repubblica; per quanto riguarda i rapporti internazionali con altri Stati, riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali e può dichiarare lo stato di guerra, previa delibera delle Camere.
Il golpe, o colpo di stato, è un atto improvviso e spesso violento con il quale si destituisce il potere governativo in carica al fine di provocare un cambiamento di regime.
Il golpe, solitamente, viene effettuato da frange contrarie allo schieramento di potere dominante, ma comunque interne al regime stesso. E' proprio questa la caratteristica che distingue il golpe dalle rivoluzioni: in queste ultime, infatti, la forza destituente arriva da movimenti esterni al regime politico ivi vigente.
Il golpe, spesso, viene considerato una sorta di congiura nei confronti degli organi di governo vigenti ed in particolare verso le persone che ne occupano le cariche: al contrario, con il golpe non si mira alla sostituzione delle persone che governano un dato paese, ma al cambiamento della forma stessa di regime.
A riprova di ciò non si può non nominare il golpe che avvenne in Portogallo nel 1974 (Rivoluzione dei garofani), durante il quale l'ala progressista delle Forze Armate del paese prese il potere al fine di destituire il regime autoritario di Salazar a favore della democrazia: è infatti con quest'atto che, nel suddetto paese, venne istituita l'attuale repubblica parlamentare.