Edmondo Viselli
Nigritella nigra (Nigritella nera)
2018-07-30 16:22:43
La Nigritella nera (Nigritella nigra (L.) Rchb. f., 1908) è una pianta erbacea della famiglia delle Orchidaceae. Etimologia Il termine generico (Nigritella), ma anche quello specifico (nigra) deriva dal latino e si riferisce al colore scuro dei fiori. Il binomio scientifico di questa pianta inizialmente era Satyrium nigrum, proposto dal botanico e naturalista svedese Carl von Linné (1707 - 1778) in una pubblicazione del 1753, modificato successivamente in quello attualmente accettato (Nigritella nigra), proposto dal botanico e ornitologo tedesco Heinrich Gustav Reichenbach (1823 – 1889). Descrizione È una pianta erbacea alta al massimo 20 cm. La forma biologica è geofita bulbosa (G bulb), ossia è una pianta perenne che porta le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presenta organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati bulbi o tuberi, strutture di riserva che annualmente producono nuovi fusti, foglie e fiori. È un'orchidea terrestre in quanto contrariamente ad altre specie, non è “epifita”, ossia non vive a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni. Distribuzione e habitat Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Artico – Alpino. In particolare la sottospecie Nigritella nigra subsp. nigra è un endemismo scandinavo. Diffusione: questa specie è diffusa nelle Alpi, ma non sul versante italiano. Si trova inoltre nelle regioni artiche europee (Scandinavia) e nelle zone montane del centro e sud Europa: Carpazi, Pirenei e Penisola Balcanica. Habitat: l'habitat tipico sono i pascoli alpini. Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 1500 fino a circa 2500 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: montano, subalpino e in parte alpino
Edmondo Viselli
Campanula cochleariifolia (Campanula dei ghiaioni)
2018-07-30 16:20:01
La campanula dei ghiaioni (nome scientifico Campanula cochleariifolia Lam., 1785) è una pianta erbacea perenne, dai fiori blu a forma di campana, appartenente alla famiglia delle Campanulaceae. Etimologia Il nome generico (campanula) deriva dalla forma a campana del fiore; in particolare il vocabolo deriva dal latino e significa: piccola campana. Dalle documentazioni risulta che il primo ad usare il nome botanico di “Campanula” sia stato il naturalista belga Rembert Dodoens, vissuto fra il 1517 e il 1585. Tale nome comunque era in uso già da tempo, anche se modificato, in molte lingue europee. Infatti nel francese arcaico queste piante venivano chiamate “Campanelles” (oggi si dicono “Campanules” o “Clochettes”), mentre in tedesco vengono dette “Glockenblumen” e in inglese “Bell-flower” o “Blue-bell”. In italiano vengono chiamare “Campanelle”. Tutte forme queste che derivano ovviamente dalla lingua latina Il nome specifico (“cochleariifolia”) deriva dalla parola greca "kochlarion" o dal latino "cocleare" (= "cucchiaio") e insieme alla seconda parte del nome (folia) significa "con foglie a forma di cucchiaio" e fa riferimento alle sue foglie basali rotonde (o anche "simile alle foglie di Cochlearia" dove Cochlearia L. è un genere di piante della famiglia delle Brassicaceae). Il nome comune (“dei ghiaioni”) deriva dall'habitat nel quale si trova più frequentemente questa pianta. Il nome scientifico di questa specie è stato definito per la prima volta dal naturalista, zoologo, botanico enciclopedista e chimico francese Jean-Baptiste de Lamarck (1744-1829) nella pubblicazione "Encyclopédie méthodique. Botanique. Paris - 1 (2):. 578 1785" del 1785. Descrizione Queste piante possono arrivare fino a 5 – 15 cm di altezza (massimo 30 cm). La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Se stropicciata o spezzata la pianta rilascia un succo lattiginoso (contengono infatti lattice lattescente e accumulano inulina). Distribuzione e habitat Geoelemento: il tipo corologico della specie (area di origine) è Orofita - Sud Europeo. Quindi si tratta di una specie montana dell'Europa meridionale; con un areale che dalla Penisola Iberica arriva fino ai Balcani ed eventualmente Caucaso e Anatolia. Distribuzione: questa specie è distribuita in Europa e in America Settentrionale con alcune presenze sporadiche nel resto del globo; in Italia è comune e si trova sulle Alpi e nell'Appennino Centro-settentrionale. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nella Foresta Nera, Vosgi, Massiccio del Giura, Pirenei, Alpi Dinariche, Monti Balcani e Carpazi.[10] Habitat: questa pianta frequenta in preferenza le zone alpine fra i ghiaioni e macereti; ma è possibile trovarla anche nei campi e lungo i muri (o anche rocce verticali in alta quota), oppure lungo i corsi d'acqua. Il substrato preferito è calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH basico, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere umido. Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 800 ai 3000 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: montano, subalpino e alpino, e in parte quello collinare e quello nivale.
Edmondo Viselli
Leucanthemopsis alpina (Margherita Alpina)
2018-07-30 08:25:25