Hyacinthus è un genere di piante della famiglia delle Asparagaceae (già incluso nelle Liliaceae), originario del Mediterraneo Orientale, dell'Asia minore e delle regioni tropicali africane.
Il nome del genere deriva dal personaggio mitologico Giacinto, il ragazzo amato dal dio Apollo e successivamente ucciso per errore dal dio Zefiro.
Descrizione
Comprende specie bulbose con numerose varietà dalle ricche infiorescenze coloratissime e profumate, presenta un bulbo arrotondato, tunicato, che produce pochi bulbetti; tra le specie coltivate e in parte inselvatichite ricordiamo lo Hyacinthus orientalis L. dalle foglie nastriformi con i fiori riuniti in un unico racemo, con colori vari dal ceruleo, azzurro-cupo, al bianco, roseo o giallo.
Campanelle (Leucojum L. 1753) è un genere di piante Spermatofite Monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Amaryllidaceae, dall'aspetto di piccole erbacee perenni con bulbo tunicato.
Sistematica
Leucojum è un piccolo genere con circa 10 – 20 o più specie (a seconda delle varie classificazioni), alcune delle quali molto precoci nel fiorire a Primavera. Cinque/sei appartengono alla flora spontanea dell'Italia.
La classificazione di questo gruppo di piante ha subito alcune modifiche nel corso del tempo. Questo è causato dal fatto che la famiglia delle Amaryllidaceae è strettamente imparentata con quella delle Liliaceae. Infatti secondo il Sistema Cronquist (degli anni '80) queste piante facevano parte di quest'ultima famiglia (e quindi all'ordine delle Liliales): il Sistema Cronquist non contempla una famiglia di nome Amaryllidaceae, nonostante nelle classificazioni ancora più vecchie (vedi Adolf Engler) tale famiglia avesse una sua collocazione ben precisa.
Ma gli ultimi studi filogenetici (vedi la moderna classificazione APG) hanno dimostrato che le Liliaceae sono un gruppo parafiletico per cui molti generi sono stati attributi ad altre famiglie e quindi il genere Leucojum è rientrato nella famiglia delle Amaryllidaceae e nell'ordine delle Asparagales.
Inoltre il genere Leucojum appartiene, secondo il botanico e tassonomista inglese John Hutchinson (1884-1972), alla tribù delle Galantheae.
Le varie specie del genere sono ripartite secondo alcune direttive morfologiche:
foglie lineari-piane larghe;
foglie lineari-strettissime quasi filiformi;
stami inseriti sopra un evidente disco;
stami con disco staminale poco prominente;
presenza o no delle foglie al momento della fioritura.
Le stesse direttive sono utilizzate nella suddivisione delle specie spontanee della flora italiana.
È da tenere presente inoltre che nel 2004 alcune specie del genere Leucojum sono state ristrutturate come genere Acis. Nel paragrafo relativo al Elenco delle specie del genere sono evidenziati questi trasferimenti.
Etimologia
Il nome del genere (“leucojum”) deriva da due parole greche: “leukòs” = bianco e “ion” = viola. Probabilmente si fa riferimento sia al colore bianco del fiore che alla sua delicata fragranza.
Distribuzione e habitat
Geoelemento: le specie del genere Leucojum sono proprie della regione mediterranea. Da qui poi, con adattamenti biologici vari, si estendono all'Europa centrale e all'Asia occidentale.
Zantedeschia Spreng. 1826 è un genere di piante appartenente alla famiglia Araceae, originario dell'Africa.
Le specie appartenenti al questo genere sono conosciute in italiano col nome di calle o gigli del Nilo.
Descrizione
Il genere Zantedeschia comprende sette specie a radice rizomatosa, alte fino ad oltre 1 m, delle quali la più conosciuta come pianta ornamentale è la Zantedeschia aethiopica (sin.: Richardia africana), originaria dell'Africa meridionale tra il Sudafrica e il Malawi. Chiamata comunemente Calla, è una pianta perenne a foglie sempreverdi o decidue, dotata di un rizoma oblungo, di grandi dimensioni, foglie basali largamente sagittate, con lunghi piccioli, infiorescenze primaverili, solitarie, di colore bianco, composte da una lunga spata a forma d'imbuto, e da uno spadice biancastro eretto, fiori monoici. Altre specie coltivate sono la Zantedeschia elliottiana originaria dell'Africa nord-orientale, con fiori colorati di giallo, poco rustica teme le basse temperature; la Zantedeschia nelsonii dai fiori giallo-zolfo con una macchia purpurea, la Zantedeschia rehmannii con i fiori colorati di bianco sfumati di rosa.
Metodi di coltivazione
Facile da coltivare, richiede terreno ricco e molto umido, negli appartamenti si fornisce il giusto grado di umidità, coltivando le piante in vasi parzialmente immersi in ciotole d'acqua.
La moltiplicazione avviene con la semina o per divisione dei cespi.
Per la produzione invernale e primaverile dei fiori recisi, si provvede a piantare i rizomi in piena terra a fine estate, proteggendo d'inverno le piantine con serre mobili, nelle Regioni di produzione meno calde come Liguria e Lazio, i rizomi delle specie meno rustiche come la Zantedeschia elliottiana vengono piantati a marzo con fioritura estiva, o ad ottobre, protette dai geli sotto vetro, con fioritura nell'anno successivo,