Edmondo Viselli

Giovane di stambecco (Capra ibex)

2018-10-20 06:03:25

Lo stambecco delle Alpi (Capra ibex L. 1758) è un mammifero dell'ordine degli Artiodattili, della famiglia dei Bovidi e della sottofamiglia dei Caprini, diffuso lungo l'Arco alpino. 100.000 anni fa, lo stambecco viveva in tutte le regioni rocciose dell'Europa centrale. È stato anche fonte d'ispirazione per i popoli del Paleolitico che lo disegnavano nelle grotte in cui vivevano, come appare nelle pitture murali della grotta di Lascaux in Francia.Fino al XV secolo, era presente lungo tutto l'arco alpino, ma lo sviluppo delle armi da fuoco segnò ben presto la sua fine in quei territori. La medicina dell'epoca poi, tutta centrata sulla superstizione, gli fu fatale. Le corna, ridotte in polvere, furono utilizzate come rimedio contro l'impotenza e il suo sangue come rimedio per i calcoli renali. Lo stomaco infine fu indicato per combattere la depressione. Queste credenze persistettero fino al XIX secolo, quando ormai si contavano solo qualche centinaio d'individui nelle Alpi italiane e francesi, mentre era completamente scomparso in Svizzera.La specie deve la sua sopravvivenza alla famiglia reale italiana. Fu infatti il re Vittorio Emanuele II che fece proteggere, nel 1856, gli ultimi esemplari, per riservarli alla sua caccia personale in una riserva privata situata in Valsavarenche dove, per suo ordine, un gruppo di guardacaccia li proteggeva da altri cacciatori. A oggi, la Valle d'Aosta con il Piemonte sono le uniche regioni dell'arco alpino in cui la specie non sia mai scomparsa in tempi storici. Lo stambecco è attualmente diffuso in tutto l'arco alpino, dalle Alpi Marittime a ovest sino alle Alpi di Carinzia e di Slovenia a est, ad altitudini comprese tra 500 e 3.000 m. Sebbene il suo areale si sia notevolmente ampliato nel corso del XX secolo, la sua distribuzione è tuttora abbastanza frammentaria.Fatta eccezione per quella del Parco nazionale del Gran Paradiso, tutte le attuali popolazioni sono il frutto di reintroduzioni (Francia, Svizzera, Austria e Germania) o di nuova introduzione (Slovenia e Bulgaria).Negli anni novanta è stata stimata una popolazione complessiva di circa 30.000 esemplari. Di questi circa 15.000 vivono in Svizzera, 10.000 in Francia, 9.700 in Italia, 3.200 in Austria, 250 in Slovenia e 220 in Germania.Il suo habitat tipico è costituito dagli ambienti rocciosi di alta quota, al di sopra della linea degli alberi. I costoni rocciosi scoscesi esposti a sud ricchi di vegetazione erbacea sono l'ambiente preferito. A livello subalpino li si può incontrare in aree aperte e soleggiate con presenza di affioramenti rocciosi [3].È presente in numerose aree naturali protette tra cui: il Parco nazionale del Gran Paradiso, il Parco nazionale dello Stelvio, il Parco naturale Alta Valsesia, il Parco naturale delle Dolomiti d'Ampezzo, il Parco regionale dell'Adamello, il Parco naturale Adamello Brenta e il Parco naturale delle Alpi Marittime il Parco naturale delle Dolomiti Friulane, il Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e il Parco Regionale delle Orobie Bergamasche in Italia; il Parco nazionale della Vanoise, il Parco nazionale des Écrins e il Parco nazionale del Mercantour in Francia; il Parco nazionale Kalkhochalpen in Austria. Giunta a un passo dalla estinzione nel corso del XIX secolo, la specie si è salvata grazie alla istituzione, nel 1856, della Riserva reale di caccia del Gran Paradiso e successivamente del Parco nazionale del Gran Paradiso (1922). Le successive operazioni di reintroduzione, avviate con spirito pionieristico dalla Confederazione Elvetica sul finire dell'Ottocento, hanno portato alla sua ricomparsa in 175 diverse aree alpine europee. Nonostante la relativa frammentazione del suo areale, la sua popolazione è attualmente in significativa crescita.

Edmondo Viselli

Melolontha melolontha (maggiolino)

2018-10-20 05:56:24

l maggiolino (Melolontha melolontha Linnaeus, 1758) è un insetto coleottero appartenente alla famiglia degli Scarabeidi (sottofamiglia Melolonthinae) diffuso in tutta Europa. Esso è molto simile a Melolontha hippocastani. Gli adulti dei maggiolini, lunghi 20–30 mm, sono allungati e presentano elitre colore rosso-brunastro e protorace scuro (bruno-nerastro o verdastro).Talvolta le elitre di alcuni esemplari sono fittamente ricoperti di scaglie bianche (varietà farinosus). Il torace e la testa sono neri. Ha un ampio apparato boccale[2]La parte terminale dell'addome (pigidio) è tipicamente di forma triangolare, con l'apice appuntito verso la parte distale e ricurvo verso il basso. La parte inferiore ha strisce bianche e nere.Le antenne sono formate da un funicolo ed un ventaglio con un numero diverso di articoli a seconda del sesso. Nei maschi il funicolo ha 3 articoli ed il ventaglio, molto allungato, ricurvo ed appiattito, 7 articoli. Nella femmina il funicolo ha 4 articoli ed il ventaglio, molto corto e quasi globoso, ha 8 articoli. Le larve, lunghe fino a 40 mm, sono a forma di "C" (larve melolontoidi), biancastre, con il capo e le zampe arancioni e la parte terminale dell'addome molto ingrossata. Vivono nella rizosfera nutrendosi di radici. Fra i loro predatori naturali ci sono le talpe. Il maggiolino è un insetto con ciclo poliennale in cui gli adulti (che vivono per 5-7 settimane)[2] sfarfallano in primavera, a maggio (da cui il nome). Gli adulti si nutrono degli apparati aerei delle piante, specialmente le latifoglie forestali, che infestano iniziando l'attività trofica all'imbrunire. Dopo circa 15 giorni dallo sfarfallamento si ha l'accoppiamento e l'ovideposizione che avviene nel terreno a circa 20 cm di profondità.Vengono deposte 60-80 uova, che si schiudono a 4-6 settimane dalla deposizione.[2] Le larve neonate iniziano la loro attività trofica sulle radici, specialmente quelle più tenere, anche di piante erbacee spontanee. Alla fine del 1º anno, all'avvicinarsi dell'inverno, le larve si approfondiscono nel terreno e svernano; nella primavera successiva riprendono l'attività, trascorrendo tutto il 2º anno allo stadio larvale. Nella primavera del 3º anno le larve possono: riprendere l'attività, come nel secondo anno, e quindi sfarfallare alla primavera del 4º anno. impuparsi e sfarfallare nel maggio del 3º anno.Il maggiolino, pertanto, completa il suo ciclo biologico in 3 o 4 anni solari (quindi 2-3 anni effettivi). Il maggiolino è un coleottero diffuso quasi ovunque in Italia. Estremamente polifago, in una sacca della terra di Otranto nel Salento si è adattato a nutrirsi degli aghi più teneri dei pini.I danni vengono provocati: dagli adulti che si nutrono di foglie e possono provocare forti defogliazioni alle piante colpite nel caso di gravi infestazioni; dalle larve che si nutrono delle radici e sono particolarmente dannose ai vivai o alle coltivazioni erbacee, specialmente se ortive. Il maggiolino vive nei boschi, parchi e giardini europei. Fino ai primi anni Ottanta del Novecento si potevano trovare 20 milioni di esemplari in 18 km² di bosco, oggi sono meno numerosi.[

3  
Edmondo Viselli

Zygaena

2018-10-19 17:09:13

Zygaena Fabricius, 1775, è un genere di lepidotteri appartenente alla famiglia Zygaenidae. È l'unico genere paleartico della sottofamiglia delle Zygaeninae e comprende 96 specie. Altri 8 generi, ritenuti più primitivi e costituiti in tutto da 23 specie, sono diffusi nella regione afrotropicale ed in quella orientale.

11  
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 140 141 142 143 144 145 146 147 148 149 150 151 152 153 154 155 156 157 158 159 160 161 162 163 164 165 166 167 168 169 170 171 172 173 174 175 176 177 178 179 180 181 182 183 184 185 186 187 188 189 190 191 192 193 194 195 196 197 198 199 200 201 202 203 204 205 206 207 208 209 210 211 212 213 214 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 232 233 234 235 236 237 238 239 240 241 242 243 244 245 246 247 248 249 250 251 252 253 254 255 256 257 258 259 260 261 262 263 264 265 266 267 268 269 270 271 272 273 274 275 276 277 278 279 280 281 282 283 284 285 286 287 288 289 290 291 292 293 294 295 296 297 298 299 300 301 302 303 304 305 306 307 308 309 310 311 312 313 314 315 316 317 318 319 320 321 322 323 324 325 326 327 328 329 330 331 332 333 334 335 336 337 338 339 340 341 342 343 344 345 346 347 348 349 350 351 352 353 354 355 356 357 358 359 360 361 362 363 364 365 366 367 368 369 370 371 372 373 374 375 376 377 378 379 380 381 382 383 384 385 386 387 388 389 390 391 392 393 394 395 396 397 398 399 400 401 402 403 404 405 406 407 408 409 410 411 412 413 414 415 416 417 418 419 420 421 422 423 424 425 426 427 428 429 430 431 432 433 434 435 436 437 438 439 440 441 442 443 444 445 446 447 448 449 450 451 452 453 454 455 456 457 458 459 460 461 462 463 464 465 466 467 468 469 470 471 472 473 474 475 476 477 478 479 480 481 482