Il ciclamino (nome scientifico Cyclamen L. 1753) è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Primulaceae (o Myrsinaceae secondo la classificazione APG), dall'aspetto di piccole erbacee tuberose e dai delicati fiori rosati.
Etimologia
Il nome del genere (Cyclamen) deriva dalla parola greca kyklos (= cerchio), forse in riferimento alle radici tuberose rotonde.
Questo genere di piante era conosciuto fin dall'antichità. Plinio nei suoi scritti lo indica con diversi nomi volgari: “Rapo”, “Tubero” e “Umbilico della terra”. I greci prima ancora lo chiamarono Icthoyethoron (veniva usato come ingrediente per ammazzare i pesci). In tempi moderni è stato il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656-1708) a introdurre per primo il termine Cyclamen, introduzione avallata successivamente dal botanico e naturalista svedese Carl von Linné nel 1735.
Distribuzione e habitat
Le specie del genere Cyclamen sono localizzate nelle zone attorno al bacino del Mediterraneo: varie regioni dell'Europa soprattutto meridionale, l'Asia occidentale e l'Africa boreale. La maggior concentrazione di specie si trova in Asia minore.
L'habitat per le specie italiane dipende dalle zone in cui vivono: per le specie alpine sono i boschi ombrosi (misti a faggete), cespuglieti, luoghi erbosi su terreni leggeri, ma anche carpineti, querceti e betuleti; per le specie più a sud sono i boschi di leccete e caducifogli (come i castagneti).
Il substrato in genere è calcareo con pH basico e valori medi nutrizionali e di umidità del terreno.
La tolleranza al freddo dipende da specie a specie, e anche in rapporto all'ambiente nel quale una specie vive normalmente: le specie alpine possono sopravvivere a temperature fino a -30 °C (specialmente se coperte dalla neve); altre specie come ad esempio C. somalense (del nord-est della Somalia) non tollerano il minimo gelo.
Dal punto di vista fitosociologico, queste piante appartengono generalmente alle formazioni delle comunità forestali.
Bougainvillea è un genere di piante della famiglia delle Nyctaginaceae, originario delle zone tropicali (in special modo del Brasile).
La pianta fu scoperta nel 1768 in Brasile dal botanico francese Philibert Commerson e fu più tardi così nominata in onore di Louis Antoine de Bougainville, l'esploratore francese che era a capo di quella spedizione.
Descrizione
Il fiore è piccolo e di colore biancastro; la parte viola non è in realtà formata da petali, ma da brattee.
Comprende specie arbustive sarmentose, spinose sempreverdi a grande sviluppo (8–10 m) con foglie ovate quasi persistenti di colore verde lucente.
L'interesse come piante ornamentali è dato da grappoli di piccoli fiori tubolosi bianchi o giallognoli riuniti a gruppi di tre in un involucro di tre brattee vistosamente colorate di bianco, giallo, arancio, rosa, rosso o viola, che fioriscono per molti mesi l'anno.
Coltivazione
Le specie di Bugainvillea che possono essere coltivate all'aperto in quasi tutta Italia escluse le zone a clima troppo rigido, in terreno di medio impasto fertile e una buona umidità, posizione soleggiata e riparata dai venti freddi invernali, sono: la B. glabra varietà Sanderiana pianta molto rustica, di forma raccolta con foglie piccole lucide fiori con brattee rosso-violaceo brillante può essere anche coltivata in vaso.
Altre specie di grande altezza (oltre 10 m) a fiori più grandi anche se meno fiorifere e rustiche della precedente, inadatte al clima del Nord Italia e alla coltivazione in appartamento, sono la B. spectabilis pianta lianosa con fiori giallognoli e brattee rosa-malva e la B. lateritia a fiori di colore salmone.
Le specie coltivate in vaso per gli appartamenti come la B. buttiana vengono allevate a cespuglio con regolari spuntature degli apici, richiedono ambienti caldi e soleggiati per una buona fioritura, regolari annaffiature e concimazioni liquide diradate entrambi d'inverno, rinvasare o rinterrare in Primavera usando terriccio corretto con torba.